SULLE RIVE DEL TONTO (29)

Le nostre spalle pocopoco discoste dagli schienali delle sedie tutteequattro in bilico su entrambe le gambe posteriori per meglio accompagnare, dondolando, le mani sfarfallanti strette su carte che, ad ogni passata, una dopo l’altra, sbattiamo senza incertezze su altre carte sparpagliate vicino al mazzo in dormiveglia al centro del tavolo…: schiocchi secchi e sordi e un fottio di semi coloratissimi che schizzano in aria turbinandoci attorno a lungo prima d’essere spazzate via dalla voce metallica e cantilenante di un vento rimisco… “Questa briscola sarebbe finita comunque senza vincitori ne vinti!” tuona Tà mentre insieme a Francesco e a Gaetano fissa incuriosito lo “spazietto esitante” fra i due monconi di una chiave. Io, in silenzio dentro ad un angolo di braccio, cavo fuori da un foglietto stropicciato frasi pittate leste di mani d’occhi e d’orecchi;- foulards rosso fiamma;- fiaschi stralunati;- cani da slitta, pelo grigio, zampe corte e doppiopetto…

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