L’UOMO VECCHIO

Più che il Viagra l’uomo vecchio preferisce cospargersi il cecio con vecchio bourbon del Kenta. Lo segue mentre diventa rosso e poi grosso e poi moscio e poi rosso e poi moscio e poi rosso e poi grosso e poi partire per il nuovo continente. Sente di non avere altro sogno che volare dalla finestra.
Dalla finestra osserva sbocconcellando l’ultima torta di mele. Molto vento non riesce a piegare le aloe dai porpori fiori. Ma i giovani pini, altroché, il vento li corica sulla linea dell’orizzonte. Il mare sembra ancora non accorgersene, lo guarda, lo aspetta senza movimento.
In casa, al caldo della torta, da dietro il vetro della finestra, vede la Groenlandia. “Ora io non so dove e cosa sia la Groenlandia. Ma la vedo”.
Mentre un baffo di miele di mela gli scivola da incisivo a incisivo pensa “dove l’avrà comprata mia figlia questa torta”.

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