SEDUTI COME DUE ALLOCCHI AL BARBELVEDERE DI SANTO STEFANO

Seduti come due allocchi al barbelvedere di Santo Stefano di Camastra, osserviamo, traverso due negroni sbagliati alla puntemmes, il panorama allocco che anche quelli del paese (chiamatela città) di Taormina stanno pervedendo uguale. Cerchiamo con l’occhio cannocchio un acquascooter della polizia costiera, un cecchino postato sulla piramide di Presti, una portaerei, un effebiai mimetizzato a riccio, uno squadrone di subreduci del generale Montgomery, un agente della Cia sotto il nostro stesso cuscino, cartelli di divieto di transito in doppia lingua inglese-arabo, un Gentiloni sul canotto da ricevimento che ci faccia strada sul tappeto di alghe negre, eppoi la conferenza ammare. Niente. Non vediamo altro, noi allocchi cecati di Santo Stefano, che lo stesso panorama allocco di Taormina. Non sentiamo neppure che, in questo momento, l’Etna sta tremando di brutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.