IL SECONDO CALLOZZO DEL COLON di Francesco Gambaro

E’ quello che nessuno conosce. Nemmeno il mio amico anochirurgo. E’ il callozzo fantasma. Sta tra il primo e il terzo. Dalla biopsia si rileva questo fenomeno inspiegabile: un fermo immagine e poi un salto perfetto alla fratelli D’Inzeo. C’è un ostacolo insisto, si chiama otturazione. Ma niente. Chiedo i favori dell’idraulico. Molti idraulici sono più pratici degli anochirurghi. Chiamati a visitare il mio colon dal mio ano ne escono affranti. C’è un buco ma non è un’otturazione. Come un buco? Si passa. Che sia aria concentrata, azzarda il più brillante degli esploratori. Una loffa stantia, ma come si spiega che ci si passa. Anzi che ci si salta. L’ultimo idraulico bioptico ecco che dal terzo ritorna al primo senza nemmeno accorgersene. All’interno del salsicciotto del colon, plaff, buio, e si è nel primo callozzo. Il secondo manca sempre al radar dell’occhio. Dov’è finito si chiedono gli spazzini della sala operatoria. Gli idraulici tornano alla luce, uno dopo l’altro, scuotendo la testa. Che Oriana Fallaci abbia chiamato luce PPP mi ha definitivamente rotto ogni speranza.

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