“Antiche amicizie” di Gaetano Altopiano

Quando Ciro mi chiede scusa per il disturbo, gli ricordo col tono più grave che non voglio scherzi: la mia casa è la sua casa. Lo vedo allontanarsi e mi metto a sedere. Giungono improvvise le parole di Marianne Moore, che ricordando le abitudini del padre diceva: “Mio padre era un uomo che restava senza parole per parole che lo avevano colpito. Agli ospiti soleva dire: fate della mia casa il vostro albergo. Ma gli alberghi non sono residenze.”   

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