ROSBIF

  Con – codeste – ciccine – rosa – sembri – il – dentro – del – rosbif.

PER TUTTA LA MORTE

Mi dici per tutta la vita, e io come al solito positivo a tutto bottone rispondo: guarda che per tutta la morte è parecchio di più.

FINE SERVIZIO

Mi cambio lentamente, mi siedo sulla tazza del cesso per allacciarmi i sandali, mi accendo una sigaretta. Di là, dal bar, arrivano rumori – voci e acciottolìo vario di stoviglie e bicchieri. La sala ristorante è vuota e illuminata a giorno. Fine servizio. La cucina adesso risplende di acciaio e …

LO SCALDINO

Più che freddo, frigido: vale a dire un freddo lieve ma pesante di umidità. Una voglia di castagne e chiacchiere intorno al fuoco. Di un’intimità antica – di amicizie infantili all’ombra dell’autorità riverita dei nonni. Di mezzadria dura e scambio di opere, di braccianti nomadi – mai visti prima, mai …

LA CONTINGENZA

fuori, fuori da me stesso ci sono un sacco di cose. ma vuoi l’età, vuoi la contingenza, fuori non ci si arriva. ci si prova, mica siamo trogloditi: ma si rimane in noi stessi, sempre. e si vorrebbe uscire, almeno a volte, a respirare l’odore di pneumatici bruciati, oppure di …

IO

Mi ricordo di te prima delle droghe, da adolescente ignaro: ti avanzavano le duemila lirine a settimana. Mi ricordo di te portierone che non passava nulla, magari una palla, ma una. Ti ho presente ora, senza denti: a trentacinque anni. Dio, quante cose ci sarebbero da dire. Ti ho presente …

SUL CORSO

Sul Corso del mio paesello si facevano le vasche. Che non significa che si faceva il bagno. Vuol dire che si andava in fondo al Corso, si girava noncuranti – e si tornava indietro. Poi si rifaceva la stessa cosa. Tenendosi a braccetto, tra maschi o tra femmine. E ci …

JOB

E si, si avvicendano queste cameriere ragazzine, studentesse fuori sede, o bisognose di un job, come si direbbe giù al nord. E noi vecchi sciupati dal tempo e dalla luce gialla delle cucine le guardiamo riguardosi e timidi. E le difenderemmo con le unghie e con i denti. Anche se …

BERLINO

Si, io sto sempre qui, da me – son quarant’anni che vivo qui, figurati. Per l’esattezza quarantasette. Quindi quasi cinquanta. L’epoca dei traslochi finì assieme all’avventura universitaria. Con i sacconi neri enormi, pieni di libri e mutande – tre mesi a Coltano, cinque a Campo, due anni a Cisanello. E …

GITA IN CENTRO

Si andava in centro, noi dei borghi a ridosso delle campagne, come fosse una ricorrenza civile e mitologica, l’unica occasione di vedere e farsi vedere: di stare al centro, come al Globe di Shakespeare. Brillare per non aver capito un cazzo di nulla della discussione in corso, e lisciare con …