Su le ghironde e le chincaglie
i ribecchini e le arciviole strette,
strombano canzoni con cenette,
premi semiscemi a base di medaglie
ecco il re delle nazioni, tocco tra orticaglie,
il poeta vince, lo si evince dalle cince
ci si vi lì convince d’essere poeta vero,
sì, tutto lisciato, pero melo, fiero, qui,
severo piglio con cipiglio, oui,
e strena, si arcipatta, si liscia e si sbarbatta,
felice come un bigodino in tiro
con l’amidatrice in petto ad ogni giro,
dice: signori, accetto,
fa un inchino, ma non troppo,
sorride innocuo come il biancospino,
finge uno schioppogroppo,
ingoia le chincaglie, i ribecchini e le arciviole strette,
s’infila in culo le etichette,
in gola lo sciroppo con malloppo di pirite.
Voi cosa ne dite?