Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

“La signora Bellina non ha soldi per acquistare il tacco della scarpa destra. Da giorni cammina saltellando sulla strada.”

 

(Sergio Toscano, da Diario Palermitano)

 

quattrocentocinquantuno

antibatterico incendio perpetuo del sole che tracci l’inganno del giorno e nel mondo inventato imperi e bruci dall’altra parte del fuoco nel mondo privo di stelle schiere di mostri migliori di noi sognano di essere noi e rabbrividiscono nella notte i dinosauri sovrani del mondo emerso e non certo peggiori …

FILM HORROR SENZA DIVIETI

“Sei come a casa tua —” Corrado Costa, da Le radici poetiche dei film d’orrore (The complete films, 1983) Sul divano di casa sua, […]. La teiera fischiava sul fornello, più lontano il rumore di un vetro rotto: […] un gatto. Se solo poco prima […], ma non ci era …

LA MAPPA DEL TEMPO

Disegnare la mappa del tempo è la passione delle lucertole che solo apparentemente schizzano a caso sui muri. In realtà scrivono. Ma anche questo è vanità e un correre dietro al vento.

STANZA 323

la conta con le mani stabiliva il primo. il gioco era salire sulla sedia e tenerci chiusi qualcuno prendeva in una stanza di padri e di madri con le mani grandi come le tue e noi saltavamo e nessuno ci vedeva la vita questo era il punto.     (da …

LE DOMANDE CHE VORREI FARTI

le domande che vorrei farti non sono prospettiche, ma cose polari, tritate, piume. e allora l’attenzione prima gattona e poi evapora, mentre le bocche rientrano nelle loro gabbie e ci affondano. la notte è l’unica foto in cui sei così eternit.

PERSEPOLI NUMERO 32

Parla un cane. I grandi monumenti che non abbiamo visto, i cieli di Singapore. Parla un merlo. Non siamo mai stati laggiù, soprattutto i nomi delle piante che non conosco. Parla un ragno. I resti degli imperi, gli animali esotici. Chi ascolta dice. Berlino, New York, l’Australia. Senza mai saltare …

Storia di navi 3 (una feluca senza nome)

Non so se il Merisi si sarebbe potuto salvare (non sono un medico), so che aveva la febbre alta e che alternava momenti di lucidità a momenti di delirio. Navigavamo lungocosta, naturalmente, sulla rotta tra Napoli e Palo Laziale e non si separava mai da tre cilindri di cuoio che, …

DANZA MORTALE

Sospiri si sovrappongono come una danza mortale. Si affannano bugiardi. Si piangono codardi. Non respirano più. Una lancetta ti dichiara sconfitto. Corri su e giù per il globo in cerca di vita. Sta tutta lì dentro. Stava tutta lì dentro. Non ti resta che la forca. Prova a guardarla dritto …

da INSETTI (2002)

*   sfoglio un libro chiamo al telefono uno strofinio sonoro tra sbattere di molle cose sinonimiche   perclorato in do aria dirotta che balbetta al telefono miele con mille pagine di breviario   il libro che sfogli balbuziente al telefono in uno straccio d’aria con miele d’uovo e cose …

NON LA VITA

non la vita in tempo e attacca alla voce ogni suono e in un punto di vita do al buio mia madre e mia madre è un pesce e sulla luna ho un figlio e una madre boccheggia nel cerchio e chiude si chiude di continuo continuo dopo     …