Strumenti per combattere l’AI
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Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

 

DI PROFILO

Benché nel tempo dove tutto s’assesta ogni dispiacere t’incurva – schiena, cipiglio, occhio, palpebra gonfia, bocca traversa, ombra di baffo –, traversia t’allenta, la pelle si rilassa, ti lascia andare, tiri giù una zip, esci, potresti filartela, sfilartela oppure fare pilates, invece infilzi e chiudi cinque spille da balia, un …

da I GIORNI QUANTI (74)

Ricevo un gradito biglietto dal Capitano: Gente che mangia di sera alla stessa ora. Ogni sera. Gente che puoi guardare dalle scalette delle persiane ogni sera per avere sicurezza. Gente che non la vedi più, una sera, perché è morta. Il biglietto è scritto su una complicata astronave di gocce …

MARZO 21

svapora l’io come brezza nell’aria salmastra sul battito dell’onda che dilava lo scoglio frazione di mondo svapora l’io nel sottovuoto spinto di una parola scritta e mai pronunciata grafica emersione d’inchiostro assenza di prospetto svapora l’io non più affidato al genio di chi ne custodiva i pezzi e intuiva le …

SULLA PELLE NUDA

Era notte nell’armadio, notte nel garage, notte sul rettilineo che costeggia l’oceano, ma ancora più notte era nel folto palmeto e più notte ancora, nottissima, nella spiaggia immensa dove il mare rovesciava le sue onde nere. Era notte quando seppellimmo il calamaro gigante che si era arenato lì vicino. L’aria …

VULCANICA

Nera come la voglia di bruciare, arrossando. Un cielo trasparente mi infuoca di raggi e dormi. Chissà se si laverà con dell’acqua calda. Ancora devo prendere colore. Potrebbero scambiarmi per un pallorato nobile dell’era borbonica. Un burbero francese sta innalzando un trofeo al vento eoliano. Meglio affogare nel pane cunzato. …

PAGINA BIANCA 33

Egli in treno ritorna dal lavoro e la stanchezza lo fa sragionare cose in forma di versi \ Egli oppure       ai ventinove minuti. delle diciannove il treno muri. personaggi lì fuori e tu per rima fiori. ai rumori muori. dove e come hai lasciato il corpo. lontano …

IL VESTITO BIZANTINO – 41

Col giorno in sudditanza Ammicca il dolore Pastrano estremo scempio nome. In un sordo teatro di avanspettacolo Cola la noia nel residuo del tempo Che boccheggia di più la vanità. Ora spezzo le fionde ad una ad una Per colorare i visi di calde vedette Quelle che calamitano le preghiere …

Storia di basiliche e di cattedrali (Otranto)

A questa latitudine l’Adriatico sta già per finire, ma continua a generare Cattedrali; anche qui Giona si salva dalla balena eincontra Re Artù e Alessandro il Grande, il monaco Pantaleone di Càsole e la Sirena bicaudata. Nelle terre dove danza il ragno vagoncini a trazione diesel rigavano di quando in …

LA MERAVIGLIA

I Prego, invece, sono di natura più ritrosa. Certe volte si appiattiscono, tra glottide e epiglottide, dove hanno una stanzetta con stufa e ventilatore e non vogliono saperne di uscire. Inutile tentare sortite o lanciare bombette al napalm: hanno quel loro carattere. Non come i Grazie, che amano l’aria pungente …

54

attacca tutto quello che c’è da attaccare   raschiato a fondo con precisione e azzerato ma dopo ne arrivano con altre ondate   spesse    e trasgressioni oceaniche a non finire                        fermo   manipolo   saldo   valoroso   redditizio   sicuro   ben compatto   brutto   difficile a disfarsi prosegue di consegna   alterarla distruggerla scemarla senza riposo è …