Al CUI ARRIVO

La scrittura parte calda e fluente, densa di energia, ma quando si dirama per quel complicato sistema di tubazioni, canali, fognature, condotte sotterranee e attraversa pianure, scavalca colline, percorre rettilinei nella vallata, e infine si arrampica su, fino ai piani più alti dei caseggiati – nel frattempo ingiallita e frammista a sabbie, detriti, microrganismi, batteri, sostanze inquinanti – quando finalmente giunge nei rubinetti delle case, scorre ormai fredda e lenta, esausta, gocciolando adagio nelle bacinelle o nei lavabi; e dentro ogni recipiente forma piccole pozzanghere di parole sfinite che vi ristagnano mollicce, mezze marce. Per quanto a tutti incomprensibili, quelle sgocciolature suscitano nella popolazione un grande rispetto e ogni famiglia le accoglie col riguardo dovuto ai misteri e tende a custodirle, pur non riuscendo a decifrare il senso di quelle scritture e non sapendo a quale uso destinarle.
Alcune di queste parole, quelle più vitali e meglio dotate di zampette prensili, a volte risalgono su dai recipienti, riescono a scappar via e vagano cieche qua e là, sino a quando non trovano un giardino o anche solo una zolla fertile dove si infossano in attesa della primavera, al cui arrivo germogliano.

La popolazione, che pur venera e diligentemente conserva la scrittura sfinita che cola giù dai rubinetti, teme questi rigogliosi germogli verbali e li considera altamente pericolosi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

da INSETTI (2002)
*   dico a cyl – ora sei più alto cyl sorride a se stesso gli dico – sei anche Read more.
CERCANDO LAPILLI
cercando lapilli creando blasfemi si rivolgo a te il mio dire irato urtato radiato e traumi postumi non serve la Read more.
numerologie
combattere abbattere parole. scrivere eternamente in cinque stili unici che ripetono i cinque elementi essenziali che Esso dette a questo Read more.
STANZA 321
ho questa voglia di non fare niente solo di starmene a gambe nude sul divano a leggere quel libro sull’idea Read more.
PAGINA BIANCA 36
  asfalto   grappoli occhi fughe timore       allucinazione             oblio     Read more.
ACQUA MINERALE
Il mio socio è andato al polo nord. Il mio socio era stanco di essere un manager. A convincerlo è Read more.
RABDOMANZIA
C’era che il vento increspava i gomiti, urticava la nuca e un incipit di buio s’aggrumava negli angoli masticando ombra. Read more.
PAGINA 32
Stanotte è una notte come tutte le altre, perché i cani hanno smesso di abbaiare? Perché nessuno sta telefonando? A Read more.
NELL’INFRASTRUTTURA DEL SOGNO EPIDERMICO
Un riduzionismo. Nell’infrastruttura del sogno epidermico. Nel tessuto sottocutaneo mentre si attua un rapido sovvertimento nel design [saturo di colori Read more.