TU LO SAPEVI L’ABITATO

tu lo sapevi l’abitato la distorsione refrattaria a darsi conto o pace ed eri come quelle notti meridionali che acquetano le mura in una sola ombra a segnarti dove mandare a memoria dove smettere la somma delle stagioni e sui giorni a venire operati dall’ansia di sapersi, come un vago …

ORRORE

Orrore — orrore. / Da che parte stavi vecchio Kurtz? / In pugno una vittoria / tanto implausibile quanto la sconfitta. / Tra i residui armigeri di verità insepolte / si eclissano le virtù cantate già / dai fu-bardi di imperi estinti. / Riconosco il tuo vantaggio / di spirito …

UN SELFIE

-permette un selfie? -non se ne parla -la prego, lei è un personaggio famoso -appunto -forse è in incognito? -la fotografia è lo specchio dell’inferno -ma è per i miei bambini -così li ucciderà il principe di questo mondo si arrampicò in cima alla statua della libertà guardò in basso …

SU UN RITRATTO (da favole del ’68)

icariola e i violinisti francesi avviano una coraggiosa ricerca di primo mattino (prima del mattino) all’interno del palazzo della circe alcuni ilari germi patogeni provocano provvisorie e intense amicizie seguono fragorosi decubiti ma la ricerca non s’interrompe icariola e fulgenzio decubitando indagano e parlano della funzione della critica la circe …

LA MIRACOLATA

Adesso che il mio corpo ha ripreso a funzionare, non sono più il letto 309, adesso sono Margherita Cairoli, la miracolata, l’incredibile caso sulla bocca di tutti, quello da sottoporre ad estenuanti interrogatori, da osservare così tanto da vicino che a volte mi manca l’aria e vorrei tornasse tutto come …

FRANCESCO 7

Avrei voluto regalargli almeno un albero, uno qualsiasi fra i molti di cui non conosco il nome.

VOCI DI QUARTIERE

Dice la vicina sente le grida di litigi furiosi, la notte. Io, per parte mia, nego recisamente qualsiasi addebito. Del resto son sordomuto dalla nascita. Sono anche un po’ cieco. Cammino su una zampina sola – lo posso fare perché c’è il corrimano tra la mia stanzetta e il bagno, …

MERLO

si alza in volo nel cielo che si presta al suo intelletto vorrei che fossi umano senza becco se vuoi parlare il merlo vola via non ha parole trilla il dispetto l’allegria