LE TERMITI

Il suo corpo cambia troppo frequentemente ormai. Si può dire almeno due volte a notte. Ma ciò che sconcerterebbe anche i coraggiosi non lo preoccupa affatto, anzi: afferma di non conoscere sogno più familiare e rassicurante. Oltre a quello in cui i cento cammelli appartenuti a suo padre attraversano incolumi le gole di Troda, ovviamente. Oltre a quello in cui le mani delle undici mogli sfiorano voluttuose la sua gobba bitorzoluta, nonostante sia diventato un camaleonte. Oltre a quello, sempre più ricorrente, in cui vede Arturo Merzario sulla 312 a Floriopoli e un istrice che combatte vittorioso un giaguaro.