Storia di volti 6. (Il volto del paesaggio attraverso il finestrino del treno)

 

Un volto che scorre, che continuamente scorre e cambia, meno nel suo scorrere che perdura e gli è essenziale. Il paesaggio dal finestrino del treno è, dunque, un cambiare dei luoghi e un permanere dell’andare. Una storia di treni racconta sé stessa mentre guarda il retro dei condomìni, gli orti addossati alla massicciata ferroviaria, le scarpate ruvide di sassi e di arborescenze, i recinti di auto in demolizione o un campo di nomadi che, a sera, nelle roulotte accendono i fornelli per cuocere la cena.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LA RINTRACCIATE QUESTA LETTERA A LUIGI RIGONI (da SESCION, 7 siciliani, I Quaderni del Battello Ebbro, 2013)
il futuro si infutura tra le glasse dei piedi nei pori delle sbarre delle caterratte traitopi nei capelli che governano Read more.
STRALCI DI MAIL DA FRANCESCO AD ALFONSO 3
STRALCI  DI MAIL da Francesco ad Alfonso (2013 – 2019)   caro al, da qualche mese ho una bella agenta Read more.
da FASIS n. 8 – settembre 1974
LULU’ e MEINE COCOTTE di FRANCESCO GAMBARO       Read more.
da L’UCCELLA 1982-2002
vedo nei punti mobili delle unghie canali di mota le calze le cosce la seta Read more.
BUONA GIORNATA
Per un certo periodo di tempo Francesco Gambaro prese l’abitudine di salutare gli amici con una mail che inviava ogni Read more.
da I GIORNI QUANTI (63)
“Per i monaci ortodossi la convinzione che il mondo cesserà di esistere quando gli uomini cesseranno di pregare, non è Read more.