KILLSTORY 1980

 

generale lasci perdere non me ne sta fottendo proprio niente della vanità non fu vanità e non me ne fotte niente neppure dell’intelletto non fu una cosa pensata, ascolti un po

 

quando io ho diciotto anni Palermo è una città vanitosa e intelligente molto intelligente tant’è che per i ragazzi ora come allora non esiste una sola possibilità sana o legittima di lavoro stabile di carriera ai ragazzotti in gamba tolta la pratica dell’arte o della ricerca scientifica

 

settori peraltro ferreamente riservati a quei ragazzi ricchi che sono in vena di fatica e io non sono neppure ricco è concesso soltanto di diventare trafficanti killer pubblicitari alimentaristi e niental tro e io scelgo di diventare killer

 

per vocazione naturale sono pigro mite e parecchio fantasioso i viaggi mi distrug gono le stragi mi disturbano e le parole non mi dicono nulla  – a diciannove anni sono già campione di tiroassegno a venti ho il mio primo contratto una cosa da nulla centocinquantamilalire per far fuori un lavagista che scopacchia senza pruden za chiudo l’incarico con un solo tiro pulito alla fronte il che nell’ambiente fa subito una buona impressione

 

ma non sei poi così mite alla fronte eh! – si ma un solo colpo e soltanto la prima volta  – il secondo contratto trecentomilalire e tenga presente che la media corrente di allora è duecento  – duecentoventimilalire è per un segretario provinciale sempre evitato dai campioncini in circolazione due tiri al torace e col primo gli ho già spaccato il cuore

 

intanto com’è giusto fingo di lavorare in una boutique di confezioni per ragazzi e poi tenga anche presente che a ventiquat tro anni io non ho vizi

 

mentre per effetto della concorrenza e per il degrado dell’esecuzione il prezzo medio dei contratti cala il mio sale ma ovviamente anche per sottrarmi alla concorrenza accetto solo i più spinosi e così per vivere senza tanti problemi mi bastano tre quattro contratti l’anno gente importante perlopiù finanzieri giudici della corte d’appello faccendieri interna zionali

 

 

avendo anche smesso di fingere di lavo rare rilevo un piccolo ma ben avviato negozietto di calzature e ci tengo messe in regola e pagate meglio di come si deve due ragazze che erano un fiore  – ma insomma

che vita facevi?  – una vita molto tranquil la carina mia – tranquilla ah!ah!an!

 

lo è lo è generale e lei dovrebbe saperlo continuo a non avere vizi niente compagni nel lavoro non ne ho bisogno io e questo però lo sa solo chi deve saperlo le donne? niente donne sono da sempre autosuf ficiente mi diverto di più così – dici? ma forse perché non ti sei mai imbattuto in quella che – no nient’affatto le donne siccome non le ho mai capite veramente mi rimangono estranee mi fai continuare?

 

a trentanni lavorare per gli altri non mi va più e soprattutto m’annoia la facilità di ogni incarico ho già scoperto che non esiste persona per quanto protetta impor tante riservata che non possa trasfor marsi in obiettivo perfino comodo questio ne di pazienza e fantasia anzitutto e sempre la fantasia e io a trentanni ho fantasia e tanta tanta pazienza

 

ma a un certo punto deve probabilmente anche entrarci il malessere per l’elimina zione di qualcuno che mi faceva simpatia insomma a trentanni smetto e passo così un paio d’anni non so o non voglio ricordare come soprattutto intristendomi

 

come? all’improvviso mi viene l’idea penso che l’unica vera differenza tra chi in qualche modo ma sempre merita di morire così e chi no è questa che il primo sa sempre qualcosa che lo mette in quella condizione mentre l’altro qualsiasi cosa sappia non muta condizione cioè è come se non sapesse niente e così con questo particolare concetto pratico del sapere dentro la testa avvio finalmente il lavoro che mi è più congeniale

 

come sai l’inizio è alquanto grossolano riguarda i premi nobel e i presidenti a qualsiasi titolo e di qualsiasi specie ma si tratta in genere vecchi citrulli che gratta no l’aria e però nel frattempo metto su una organizzazione di giovanissimi campion cini cercandomi l’ispirazione e altri suggerimenti nei libri di fantascienza la relativa facilità iniziale degli obiettivi è servita dopotutto come viatico

 

poi via via la cosa si sviluppa – da sè – non direi mi risulta che se un paio di persone di quelle diciamo giuste non avessero intuito questa tua idea tu non saresti riu scito in nulla

 

generale generale! per quale motivo pensi di trovarti in questa bella campagna ospite mio e dei miei amici? e comunque lei cara signora lei non deve pensare che le persone più che giuste che mi hanno dato una mano siano soltanto dei militari di professione c’erano e ci sono ancora persone del tutto senza qualifica professionale individui un po più giovani di me forse meno tranquilli forse più fantasiosi che non sopportano che uno possa stare a capotavola che un altro debba essere chiamato generale e che le pietre preziose debbano trovarsi a stretto contatto di un corpo sudato grasso depilato piuttosto che in quei meravigliosi apparati dell’industria che rendono purissima profumata e mossa tutta l’aria del nostro pianeta e queste persone sono proprio qui tutt’attorno a noi ehi biondo! ha un significato per te questo gelato?

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