ANIMALI DOMESTICI (E NON) 5

 

Ogni giorno

Luca ripercorre le tracce smarrite per evitare

di ritrovarsi. Ogni giorno

Stella si concede dei momenti di riposo

fino a quando qualcuno bussa alla porta.

Ogni giorno Carlo cerca di capire il fluire

dei materiali partendo dalle indicazioni

dentro alle possibili storie su cui ragionare.

Ogni giorno l’orologio di Carlo segna le 17 e 50.

Non importa l’argomento, non importa cosa dice:

il gatto di Luigi è sempre il diverso da zittire.

Ordisce e trama di nascosto. Prepara il terreno

per una sequenza di impennate nella solitudine

del suo microcosmo quotidiano. Il ricordo

del cane di Luca rimarrà impresso nella mente

del figlio di Luca, come un nastro che non scorre

né avanti né indietro (o perché si è rotto).

La memoria produrrà forti disturbi sfaldandosi

come forfora. L’immagine colerà a picco

come un vecchio spezzone di varietà televisivo.

A volte il gatto di Stella presume che

la controparte si identifichi come aggressore.

Carlo preferisce apprendere lezioni dalla vita

senza rimanere disoccupato. Il cane di Luca

guarda alcune persone che lavorano insieme

per salvare un serpente, anche se il serpente

potrebbe danneggiarle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

MOTEL CRACOVIA
Nel corso di un galà per un non meglio precisato anno dalla fondazione di una certa associazione, un giovane dall’aria Read more.
CUT UP #19
sta’ a sentire: telegrafò a Cuba che era impossibilitato, mentre infuriava corse la punta azzurro chiaro che. sono ormai dispersi. Read more.
da I GIORNI QUANTI (9)
Appena la caffettiera è sul fuoco, ho poco più di un minuto di cui approfittare. Capovolgo la tazzina, svito il Read more.
POMERIGGIO
«Portatemi il tramonto in una tazza di the» Emily Dickinson Luce riflessa di sole inonda gialla cucina, striscia sulla dispensa Read more.
ANIMALI DOMESTICI (E NON) 6
Quando Carlo pestò una cacca del cane di Luca fu la cesura definitiva con le storture che il gatto di Read more.
da OSPIZIO DI ADDIO – n.11
Svenderò l’ora inquieta La strofetta che resta ai moribondi Basata sul cancello sbarrato. Avaria la flaccida diagnosi È morire che Read more.
LACRIMAE RERUM 29
Gettò  tutti i libri dalla finestra. Li vedeva volare nel ventoso pomeriggio, cadere sull’asfalto, bianchi, rossi, gialli; volavano facendo un Read more.
SCAFFALE 102 – 160125
Dèpliants animati per artisti invecchiati Niente selfie nel cesso (come le dive) Ho un ratto matto sulla spalla Sono gli Read more.
BECCO BUNSEN e altri stereotipi
15. è in provincia le fòrmica di miccia detto che all’angolo entra nel vano nel sipario scartano in filiere stracche Read more.