CUCCHIAI

Io i cucchiai li adoro. C’è il cesto con le posate calde di lavastoviglie bagnate di aceto – e io rovisto tra coltelli e forchette, e forbici anche, e cavatappi, e cerco ansioso i cucchiai. Quelli da minestra e quelli da dolce, quelli da vassoio e quelli da servizio di …

SI TU VOULAIS

si tu voulais si tu voulais si tu voulais danzeremmo questo inverno di nuvole e follie à la folie nelle ore del sonno a luci spente dall’altra parte del vetro per respirarti – ma forse parlo di me delle mie attese e parlo di te – delle tue debolezze quando …

(DALLA MEDIA ESTATE/3) 2

In collina eravamo pallidi, bianchi, Scendevamo al mare con un passaggio, Risalendo coperti di sale, stanchi, I dodici anni un atto di coraggio. In collina venivamo generati Nel tempo fermo, nel solito raggio Dell’abitudine, nel paesaggio accucciati Rinascevamo sempre a un eterno maggio

INTORNO ALLE VENTITRE’

Male incastrato tra i vicoli del centro, il mio appartamento si apre a infiltrazioni acustiche dai quattro punti cardinali: voci s’incanalano da più parti come folate centripete, riunendosi in soggiorno o battendo sulla porta finestra della camera da letto. Non si conoscono tra loro, le fonti, né si sospettano a …

LISBONA STANCATO PRESAGIO

Al Cais do Sodré scendo ogni volta che ti penso, abito la tua lingua e me la porto nella mente perché, Città-tutta-finestre, lo sai che le città dell’andanza vaticinano splendori per la mente viaggiante – nel loro centro questa matita con cui scrivo traccia vicoli vertiginosi e un trombettista cieco …

LA MUSICA NON È (MAI) FINITA – 05

“Certo, che no. Ma è perché, come ti ho sempre detto, il rap fondamentalmente non è musica. Si fonda su basi ritmiche looppate e scratchate e dei giuggioloni inkazzati che ci parlano sopra. Io qualche brano lo apprezzo pure, ma un disco intero di rap non lo reggo. Dopo un …

A VENDICARI C’E’ LA NEVE

Gli ossimori più vieti erano formulati nelle periferie di Tebe nonostante che gli editti padronali fossero limpidamente in disaccordo soprattutto nelle oscurità di luna piena laddove i gelsomini reclamavano una dignità forense

PALLINE DI PANE

Palline di pane sulla tovaglia della colazione era quello di te che lasciavi ogni mattina. Indurivano fino a sera, come i tuoi pensieri.     (da Il Logorio della vita Moderna, 2021, su autorizzazione dell’autrice)

AZIONI NON CATTOLICHE

  Disegnava mescolando col dito le macchie di petrolio galleggianti sull’acqua della laguna. Cercava cibo nelle fessure dei marciapiedi, contendendolo ai piccioni. Sognava certi corridoi bui pieni di pecore puzzolenti e appena una pecora si metteva a belare il sogno svaniva. Preparava la rivolta fabbricando bamboline di stagnola. Mentre la …

UN’INSONNIA BLU-ORO

un’insonnia blu-oro batte dolcemente seguita da un subacqueo inosservato, va navigata. un subacqueo di poesia inglese e neve che ha ficcato la bocca nell’oscurità. tre o tre farfalle scintillanti su tre colpiscono casualmente le dita flessuose e mimetizzate, gli alluci. vana è l’altezza del poema, senz’anima su tutte le ali: …