WHAT IS IT

dirlo velocemente, come lingua chiede, all’udire di segni della città o di cane

dolorosa, o di mio proprio orecchio il suono ultimo

 

E’ una domanda e resterà per sempre

che sono? cos’è

segnali percepiti del vivere

eccoti al bordo della città, quartieri residenziali, si dice

allontanandoti per scelta dal quotidiano

 

Tutti gli sforzi per essere e poi darsi le risposte

c’è sofferenza, da dove viene? C’è il desiderio

sì, risposte, ma anche soltanto parole

fissate, non contano presto più nulla.

Nel  pieno dell’essere – identico – eccoti con l’ansia – vergogna dell’avventura

il gusto del mai provato ancora, amore radicale

quanti piccoli desideri, e al fondo

che sono, cos’è?

 

O sono nel sogno, un ragazzino sulla strada, tua madre vicina, complice

tu per sempre segnato da colpa orrenda. Quale animo hai ucciso, quale gioia bambina

niente più futuro, aspettative, desideri… No, questo invece:

guardare il gradino senza pensare alla casa.

Ma quello che mi insegni, perchè non lasciarlo dov’è

e stare qui con te, con me

 

Un pò di mal di testa, mi sfugge la domanda, l’essenza

avverso al chiedere, non abbastanza allo stare

quel ragazzino biondo del sogno è morto. Eri tu, forse?

E’ forse qualcosa da capire? Senza semplificazione, con piena volontà

cos’è questo? E quest’altro?

Pensieri pratici, riparare la macchina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CONSIGLI A UN GIOVANE INGEGNERE
Costruire montagne clandestine, verbi al trapassato, caseggiati ambulanti, lampadari liquidi. Costruire laghi di zeta. Assiomi rossi. Parlanti Inesistenti. Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Giuditta la Salentina)
Si sentiva ricolma d’amore per il cielo stellante e per le petraie al margine del mare. Scompariva. La ritrovavano a Read more.
SI VA (1974)
– da qui dove si va? – alla torre sperlinga – e da qui? – alla piazzetta zoff – questo Read more.
PER SOTTRAZIONE
Nel nome e nel cognome sfuggente Ugo Via pareva un uomo mite. Non portava lenti e non aveva né peli Read more.
PAGINA BIANCA 29
Egli fa colazione       piove pioviggina ha smesso. luna l’alba grigio il mezzogiorno. gira il giorno nel microonde Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 34
Comparsa senza ordine di parole Vo del sasso l’eredità. In pancia mi metterò l’ossario intero Così che sia difficile al Read more.
OPPURE, IN SECONDO LUOGO
oppure, in secondo luogo, quando spostiamo il lavandino, restiamo fermi sotto lunghe banderillas di ciliegio. il lavandino è punteggiato da Read more.
DIARIO DELL’UOMO SENSIBILE
Per Ogle l’autunno inizia ogni mattina alle 7. Nuvole di cobalto passano su cieli color dromedario, e Ogle strofina sulle Read more.
39
non genera memoria                                              un moto direzionale   tutto quello che serve      <meno reale>                                              scaturiscono effetti additivi                       alla destra del grafico quelli Read more.