GLI ATTRICI

Quando riferirete al vostro medico di avere quel dolore incessante al braccio destro, il momento in cui il fastidio aumenta, quando diminuisce, l’impossibilità che avete di sollevare il più piccolo peso, raccontandogli anche il minimo dettaglio, persuasi come siete che farlo non solo vi aiuterà a risolvere il problema ma …

IN VISITA A SUORASSIKPARK

Una suora di mattina una suora non custodita sul marciapiedi seduta su un appartamento di scatole davanti un garage mani intropicciate in un maglione infeltrito sotto un nero borsellino crepato da un bel rosario di plastica di suor indovino una suorasuora o sola davanti la portaporta o saracinesca di un …

IL VENTO 2 (da Favole del ’68)

trattandosi di relativa concentrazione anche se ero sudato e stremato insistevo verso mezzogiorno però crab dopo avere rullato un po ruppe il carito blu apriamo le serrande facendogli scorrere sopra un sole abbondante i cariti fischiano sono allegri e stizzosi arrivano a nuvoloni e sbarrano il sole distribuiscono schlesinger e …

da RAPSODIE (16)

Fotocromia tangibile d’astasia plastica, simulata su ruoli isteresici e chiusi, solidifica energia, sfiora flussi inclinati e distorce algoritmi. Matrici sparse, compresse e soffiate sulla memoria, mordono una coda sillabica stringendo ventricoli umidi, cartilagine. Tratti mancanti, esitazione.

de PRIVATA

Ciò che è da lasciare è l’intero (disse) l’artista imprenditore e il suo codazzo di approvazioni. Arrabbiature giovanili e orecchini assai preziosi per una compagnia all’altezza della situazione. Il gambo era  intuberato e in proliferazione ma ora, con un gesto deciso, si passa all’espianto. Così vienE meno il ripetersi dell’arte …

RESIDUI 17

le parti aggreganti]     nome in codice ahab e il codice è stato fatto per motivi retrodatanti o non appartiene perché sconfina e non ha un valore sul mercato del lavoro come creazione di nuovi codici di attivazione della casella vocale del gruppo di lavoro che deve essere fatto …

CANTICI DELLO STAGNAIO V

seduto a tavola per il pranzo guardavo da molto vicino un mare autunnale e lontano masticavo un po’ di merluzzo con il pomodoro e la menta e vedevo una città bianchissima e lontana, dove mentre spezzava un pezzetto di pane un altro me stesso da un altro se stesso ascoltava …

PRIMAVERA

Gloria del tuo crepuscolo Saccheggiato dalle rondini Senza che indelebile Ne possieda io l’inchiostro Nello sbuffo dei biancospini Che si perdono tra i viottoli… Evolveranno in teschi Che garriscono gli ordini Sullo STARNBERGERSEE  dei sibili Di tuberi già secchi? Ah, E., il tuo mese è fiele Ah dei tramonti est …