GLI ATTRICI

Quando riferirete al vostro medico di avere quel dolore incessante al braccio destro, il momento in cui il fastidio aumenta, quando diminuisce, l’impossibilità che avete di sollevare il più piccolo peso, raccontandogli anche il minimo dettaglio, persuasi come siete che farlo non solo vi aiuterà a risolvere il problema ma che è soprattutto vostro dovere di paziente, probabilmente neanche vi starà a sentire, preso come sarà dal pensiero del suo prossimo torneo di pelota o dalla bolletta che non è riuscito a pagare per tempo. Questo, però, contro le vostre deduzioni, non farà di lui un cattivo medico, né, necessariamente, lo porterà a formulare una diagnosi sbagliata. Funziona così e basta. Dobbiamo rassegnarci ai fatti: persino attraversare col verde non garantisce che arriveremo vivi all’altro capo della strada, né privarci della carne eviterà con certezza di fare esplodere il nostro colesterolo. Ora, ad esempio, l’uomo col cappotto picchetta l’asfalto con la punta dell’ombrello, l’altro guarda nervosamente il tabellone degli orari, tre metri dopo la fermata Salah ad-Din entra a Gerusalemme. Sono le otto e un quarto. Due gradi. Il terzo ripete il proprio cognome all’infinito. Lei, come svuotata, non riesce più a pronunciare una parola.

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