un grosso camion era venuto a spiaccicarsi a tutta velocità sul parabrezza dell’auto ed era rimbalzato
lontano, e sul parabrezza c’era una macchiolina di sangue nel punto in cui si era sentito il tonfo. lui
rifletteva che d’estate, quando si viaggia coi finestrini abbassati bisogna stare attenti perché i camion si
vengono risucchiati nell’abitacolo e poi diventano aggressivi perché non riescono a uscire. d’altro canto
quella era la loro stagione, e non c’era molto che si potesse fare. lui aveva sospirato a questa idea, e
intanto dallo specchietto retrovisore guardava la squadra di carpentieri che smartellavano sulle
carrozzerie delle auto ferme in coda dietro di lui: avevano iniziato dal fondo della fila, che neanche si
vedeva, e avanzavano di un’auto alla volta. presto sarebbe arrivato il suo turno, lo avrebbero fatto
scendere dall’auto e avrebbe dovuto aspettare che la squadra avesse terminato il lavoro.
UN GROSSO CAMION
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