Venne il sangue che mi spalò bambina
Venuta appena alla luce la sciabola
Di amarti. La mia vita è ricoverata
In uno stallo. In una parvenza di abbraccio
Ho visto esalare amore l’ultimo sfratto.
Tagliole di elemosine guardarmi
Così starò stonata dentro il rantolo
Idillio di addio finalmente la morte
Contro la scaturigine maligna.
Ricordati di me quale amplesso nuvolo
Mi sta addosso cliente il mio occaso
Silurato da ogni diavolo di sorte
Distorta me ne vado tutta salina
Arsa si accalca la via dello strepito
Il nuovo fulmine di non capire niente
Nemmeno le frottole del filantropo.
Misantropo invece dio che non intrattiene
Veritiere le storie dell’ultimo miglio
E il carrettiere se ne va colmo sbadiglio
IL VESTITO BIZANTINO – 20
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