L’ETA’ SQUASSANTE

I nasi scansano l’aria fredda, più di quattro sopracciglia per gli occhi tondi e le nere pupille di sguardi in processione, in fila lungo il decumano da molte ore. Respiro. Malgrado le previsioni, il colosso s’è schiantato spappolando l’abitato dei tempi certi. Respiro. Dentro la città viaggia il trasloco di tutto il materiale deperibile, prelevati i preziosi da posti sicuri ed i bambini dal recinto. Respiro. Da giorni l’offerta è al massimo, ma la domanda sfiancata dalle provocazioni, non si manifesta, né prima, né dopo Anacleto. Respiro. Sul ramo alto del giardino, riprova afono un raccontare e l’otto, di giallo infinito, rovescia il libresco giaciglio. Respiro. Trabocca una  la voce dal vaso, un rigurgito fresco. Respiro

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