E’ PIU’ SEMPLICE CHIUDERE GLI OCCHI

“Camminate a distanza ravvicinata: né troppo vicini né troppo lontani. Il concetto potrà sembravi un controsenso, eppure vedrete che alla lunga darà i suoi frutti” – Dalla platea si levò una voce: “Si spieghi meglio” – oggigiorno la gente vuole sapere e sapere e ancora sapere, che poi, mi chiedo, che ci sarà mai da sapere? – Le informazioni importanti si contano sulla punta delle dita – “delle mani o dei piedi?” – troppe domande creano confusione e inutile allarmismo – Nessuno capì. Qualcuno si alzò e cominciò a camminare alla cieca – Forse ci vorrà del tempo, anche se ormai è noto che al precipizio mancano solo pochi metri – l’ordine è quello di montare dei fondali con sopra disegnato un bel paesaggio per nascondere l’abisso – Partirono alcuni fischi – “Vi prego, signori, mantenete la calma. Qui nessuno vi sta prendendo in giro” – praticamente è come cucinare una frittata: si rompono delle uova e poi si friggono – d’altronde non si può fare una frittata senza rompere qualche uovo, lo sosteneva anche Lenin – il segreto comunque è la qualità dell’olio – alla fine sembrerà un caso sfortunato, una specie di fulmine a ciel sereno – “Che dicono i meteorologi?” – non c’è ottimismo – A quel punto le forme di vita del pianeta si chiusero in un cupo mutismo – “Ce l’abbiamo fatta!”, esclamarono però i dirigenti – Ora la frittata è pronta, sedetevi a tavola – in giro si sparse la voce – un atteggiamento incivile, senz’altro – per fortuna la civiltà non è più un valore, e anche se lo fosse ancora nessuno ne comprenderebbe il senso – è più semplice chiudere gli occhi e contare le stelline – un grande sonno. Sì, proprio un grande sonno senza sogni – “Di che colore hai le occhiaie? Le mie tendono al blu notte” – assomigliano alle onde mare, che non possono parlare – “Cosa ne sarà di quelli che restano?” – “Non è più affar nostro. Sterminateli pure, se vi va.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

DA FRANCESCO PER GAETANO ALTOPIANO
(Scritto da Francesco Gambaro per la presentazione di un libro di Gaetano Altopiano)     Con Gaetano Altopiano ci vediamo Read more.
IL CORPO DOPO HARRY CHINASKI
“il corpo dopo Harry Chinaski” rivista letteraria IL ROSSO E IL NERO, n.13 febbraio 1998, una delle innumerevoli pubblicazioni di Read more.
da “Scrivendo”, Per Approssimazione, numero di settembre-dicembre ’85 (pag.6)
Francesco Gambaro Scrivendo Che scriva è un fatto. Che sappia cosa scrivo è un altro fatto. Si dà per scontata Read more.
da I GIORNI QUANTI (62)
La caviglia è sempre più tappezzata di macchie, più grosse. A loro volta tappezzate da sottomacchie giallognole su base violacea. È Read more.
LIBRARSI
  Quattro facciate in bianco e nero di carta pastosa, rigorosamente senza fotografie (tranne che in copertina), insolito formato vicino Read more.
STRALCI DI MAIL DA FRANCESCO AD ALFONSO
STRALCI DI MAIL da Francesco ad Alfonso (2007)   Mi torna in mente un tizio si chiamava Arthur Bond che Read more.
ABITUDINE
peggiore la primavera che non rilascia scontrini e non ti fa cambiare d’abito né di pelle no dress code spoglia Read more.
PAGINA BIANCA 27
Egli fa le pulizie 3 (seconda poesia ultraquotidiana: )   lavare lavanderia straccio vetri passamaneria. il vento ci porti tutti Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Elia)
Di Rabbi Elia che conversava con gli angeli. Accadeva sempre a mezzogiorno, le cicale frinivano ossesse ossessive. Gli angeli venivano Read more.