CUT UP E FOLD IN FATTI A MANO

Non capiscono che cosa sia successo al loro corpo e glielo chiedono – ma lui li ignora e continua a vagare – per quasi tutta la storia si sbattono per cercare una cura che li faccia tornare a essere quelle mummie logorroiche e bigotte che erano – questo perché, in fondo, nessun vecchio vuole davvero ritornare giovane – si mettono quindi a rastrellare il villaggio, più invasati di uno sciame di SS, in cerca della cura. Che alla fine trovano. – Detto ciò, si sconsiglia di ripetere certe fasi dell’azione in presenza di minori – glissando sull’altro grande pericolo, che sono le prese di corrente in cui i bambini rischiano di infilare le dita – A ogni modo pensateci con calma.

Ma torniamo a noi. – hanno detto di chiamarsi “impiccati di professione” – Sui muri delle loro celle è restato il kitsch – una doratura sobria dai bordi di polvere – piegata come un glicine a pochi metri da terra – è successo cinque notti fa – un gruppo di mezzi busti umani, appesi alla parete della sala da pranzo – per cui se oggi vivo aggrappata al filo spinato, domani sarò senz’altro la testimonial di uno spot sulla vivisezione – mi hanno raccontato che sono situazioni studiate a tavolino dalle mummie di qualche ufficio ministeriale – in combutta coi nuovi arrivati, quelli dell’attico, su all’ultimo piano – e così dopo mi cucirò gli occhi col metallo del filo spinato e canterò una canzone – un inno alla piccola incisione che mi contorna l’ombelico –  ci sono dei film porno che lo spiegano – “Quali, per esempio?” – “Ovviamente mi riferisco a Mary Poppins e alla grazia innaturale della protagonista, Julie Andrews. – Nella pellicola la Andrews porta a compimento l’armonia definitiva tra l’essere e il creato, dando vita a un personaggio femminile autenticamente scopabile.” – è un concetto che in molti non capiscono, per esempio alcuni ritengono sia immorale associare la figura di Mary Poppins all’atto sessuale, allo scopare – ciò nondimeno, nel parlato ordinario, è sempre meglio ricorrere al verbo “scopare” in luogo del verbo “chiavare”. Questo per ragioni più estetiche che morali – inoltre alcuni sostengono che, in ambiti sovversivi, circoli una pellicola denigratoria intitolata “MERY POMPINS” – tuttavia è solo una congettura. – (la logorrea delle “mummie” non è ancora un reato) – la gioventù è un cancro che si trascina un senso di pesantezza, di ruggine, di tetano, di proibito, di maleodorante, di morte – bisogna alimentare il bisogno di recitare i salmi restando vecchi – o almeno vecchi dentro – “un po’ come Mary Poppins, mentre spazza leggiadra il soggiorno di casa Banks, al numero diciassette di viale dei ciliegi, Londra” – poi uno può anche non essere d’accordo, però sarebbe soltanto lo strascico di un’altra vita, forse di una vita precedente a questa.

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