LA REPLICA INDEFESSA DEL DISCORSO USATO (alle 18,45 di ogni sera, da anni ormai)

– Ti vedo stanco, John.

– Lo sono, Jack.

– Come mai, John?

– Il lavoro, Jack.

– Lavori troppo, John?

– Già.

– Capisco… Ti andrebbe di bere qualcosa, John?

– Volentieri, Jack.

– Uno scotch con ghiaccio, John?

– Perché no?… perché no, Jack?…

– Non saprei, John. Dimmelo tu.

– Cosa, Jack?

– Dimmelo tu il “perché no?”, John

(John ride, Jack sogghigna)

– Scusami, Jack. L’ho capita dopo. Lo vedi? Sono stanco.

– Troppo lavoro, John.

– Già.

– Ecco il tuo scotch, John. Tieni. Uno a te, uno a me.

– Grazie, Jack.

– Prego, John.

– Salute, Jack!

– Salute, John!

– Mi ci voleva, Jack.

– Ti piace, John?

– È molto buono, Jack.

– Soprattutto è forte, John.

– Già.

– Già.

– Tu che mi racconti, Jack? Novità?

– Lasciami pensare, John… No. Direi nessuna novità.

– Nessuna nessuna, Jack?

– Nessuna nessuna, John.

– Nessuna nuova, buona nuova, Jack.

– Proprio così, John.

– …

– John?

– Sì, Jack?

– Desideri altro scotch, John?

– No, grazie, Jack. Basta così.

– Sicuro, John?

– Sicuro, Jack.

– Va bene, John. Casomai ne volessi ancora, basta chiedere.

– Grazie, Jack.

– Prego, John.

– …

– …

– Qualcosa non va, Jack?

– Sai che c’è, John?

– No, Jack. Che c’è?

– È che più ti guardo e più mi sembri stanco. Mi sbaglio, John?

– Non ti sbagli, Jack. Sono molto stanco.

– Come mai, John?

– Il lavoro, Jack.

– Lavori troppo, John?

– Già.

– Capisco… Ti andrebbe di bere qualcosa, John?

– Volentieri, Jack.

– Uno scotch con ghiaccio, John?

– Perché no?… perché no, Jack?…

– Non saprei, John. Dimmelo tu.

– Cosa, Jack?

– Dimmelo tu il “perché no?”, John

(John ride, Jack sogghigna)

– Scusami, Jack. L’ho capita dopo. Lo vedi? Sono stanco.

– Troppo lavoro, John.

– Già.

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