I MILLENNI

Pensa a quante navi. Pensa a uno spago, a un martello. Pensa al muro attraversato dalle formiche. Pensa che attraverseranno i millenni e non se ne accorgeranno neppure.

FAIRENOUGH

Ci deve essere un ritmo in tutto questo. Pulsioni che si scontrano e si trasformano in eccitazioni un po’ artificiose, e si rincorrono in esercizi stravaganti. Se vogliamo possiamo soprassedere ed edulcorare i risultati di un’analisi assemblante a volte, decostruente in altre. Non sono del resto un sognatore secondo le …

PER CONTO DI LEA PITMANN

Sto camminando tra gli acquirenti di droga della casa dei miei genitori prendendo strade che non ho mai fatto. Io sono tua. Jason Mraz si fa avanti e ovviamente inizio a ballare un po’. Adoro quella canzone. Mi giro e c’è un signore più vecchio che mi osserva e si …

UNA PRESENZA CHE NON FA VOLARE

svolgo il lavoro con leggerezza faccio la turnazione e dopo solo un’ora me ne pento non parliamo di niente non si interessa di nulla una presenza che non fa volare nessuna delle 8 ore da passare insieme tanto da farmi riflettere sulla sua scelta del mestiere sbagliato più del mio …

(capitolo undicesimo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

Con il rumore dell’autoclave il topo è scappato dal bagno. Correndo scomposto è andato a nascondersi nella camera da letto, dietro l’armadio. Amanda è terrorizzata, marito e cognato non sono in casa. Strillando, chiede aiuto ai vicini. Guardo nell’intercapedine con una torcia elettrica e vedo il topo stretto tra legno …

NOVANTA

Memorie fluiscono illuminate dalle scorie di un secolo magmatico Ancora vivo l’eccessivo Novecento che dentro di te respira sdutto Racchiude il grado zero di una storia transitoria ove pulsano illusioni e angosce Incontrare e scontare l’epica comunista per arginare il collasso dei valori Alti simboli e minimi gesti che sanno …

PARASCIO’

Insomma. Sulle critiche minimaliste ai racconti in cui si potrebbe saltare direttamente alla conclusione ho qualcosa da aggiungere. Anche il taglio alla mano di Anghela K.,  vetrinista alla Rinascente, è una scena finale, ma quello che accade prima è imprescindibile: l’unica cosa che dà un senso alla vicenda.  Giacché osservassimo …

(L’OCCHIAIA. 71.”L’oleandro fiorito 6”)

affronta con disinvoltura inciampi immaginari intestarditisi nel volere a tutti i costi far perdere smalto al suo andare troppo vivace mentre poco discosta a sinistra libera da intralci una sua vecchia ombra scombina gli spigoli ai muri cittadini continuando a pinocchieggiare anche quando l’uomo si ferma a fissare impietrito l’oleandro …

MIA MOGLIE

mia moglie aveva bisogno del corriere della sera, quella sera, io di un uovo d’anatra, mio fratello dice di avermi chiamato ma non rispondeva nessuno, c’erano dei fagioli da riscaldare e una bottiglia di martini mezzopiena di vino sfuso, ma la tavola non era pronta, scivolava verso il lago, forse …