ora che (5)

‘ehi tu’ (ma si ‘ehi tu’)

‘io’?

‘tu, dove stai andando?’

‘non posso?’

‘hai con te il biglietto?’

‘certo che ho il biglietto amico. e mi accorgo anche che non ti piace che ti risponda col tu. ma ho il biglietto. e poi ho anche qualche altra cosa che stai vedendo. perciò se permetti quasi quasi sei tu che dovresti darmi del lei’

‘muoviti che stai intralciando’

– dignitosamente spaventato mi muovo passo e mi confondo con gli altri che stanno passando ordinati e in silenzio

– tutto questo sopratutto perché soltanto immaginato mi mortifica e in questa chiave di mortificazione entro nella grigia contea dell’allarme

– la pianta dei piedi le ginocchia la gola sono gonfi d’ansia e lo sguardo non sa dove riposarli proprio ora ma a grande distanza intravedo tra cose che si chiariranno valentina nel suo abbigliamento più dolce direi ingannevole gonna maglioncino di lana celeste

– direi che ‘freddissimo’ é una sospensione retorica e che non mi piace

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