Avvenne una notte che nessuno più poté carezzare Alcunché. Alcunché era una donna avvenente quanto garbata, perciò non sapeva sottrarsi alle continue carezze che le girandolavano intorno come pulcini arroganti. Ma quella notte disse basta. Guai a chi ancora osasse carezzarmi. Sono stufa. Passò al contrattacco e una dopo l’altra prese a schiaffeggiare le carezze che, accese dal panico, in un fiat si dissolsero involandosi dal finestrino del treno verso gli abissi cosmici. Scappavano via leggere, a spaglio, come ostie in fuga dalla pisside.
SUL TRENO, UNA NOTTE
LE MOLTE PIANTE
18 Maggio 2024
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STANZA 227
18 Maggio 2024
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SCAFFALE 109 – 170101
17 Maggio 2024
Rallegrati/ Ridi (almeno sforzati) L’occidente è solitudine individuale (non sono famiglia, non sono “clan”) Esclusività dell’individuo L’occidente pone il soggetto Read more.
N.6
17 Maggio 2024
il letto è comodo e spazioso, nessuno mi cerca a quest’ora né altrimenti, i corvi cantano sull’albero il sole è Read more.
PAGINA BIANCA 28
16 Maggio 2024
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IL VESTITO BIZANTINO – 32
16 Maggio 2024
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Ermete Rosenthal
16 Maggio 2024
Rosenthal (1888 – 1953) fu per la maggior parte della sua vita ingegnere navale. Già quarantenne gli capitò di assistere Read more.