SUL TRENO, UNA NOTTE

Avvenne una notte che nessuno più poté carezzare Alcunché. Alcunché era una donna avvenente quanto garbata, perciò non sapeva sottrarsi alle continue carezze che le girandolavano intorno come pulcini arroganti. Ma quella notte disse basta. Guai a chi ancora osasse carezzarmi. Sono stufa. Passò al contrattacco e una dopo l’altra prese a schiaffeggiare le carezze che, accese dal panico, in un fiat si dissolsero involandosi dal finestrino del treno verso gli abissi cosmici. Scappavano via leggere, a spaglio, come ostie in fuga dalla pisside.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LE MOLTE PIANTE
Jebnoun Ben Azouz ha tre vite: una è la vita di Aida Rachida, una, la vita di Radia Ben Abdallah, Read more.
STANZA 227
mia madre vuole le sue foto di carta sul telefonino. mi dice, vorrei guardarle spesso. prendile dal cassetto e sistemale Read more.
da I GIORNI QUANTI (64)
Già,dice, con questo caldo, sicuramente il pomeriggio me lo lascio libero. Sennò sua maglie comincerebbe ad avere qualche dubbio, scherzo. Read more.
SCAFFALE 109 – 170101
Rallegrati/ Ridi (almeno sforzati) L’occidente è solitudine individuale (non sono famiglia, non sono “clan”) Esclusività dell’individuo L’occidente pone il soggetto Read more.
N.6
il letto è comodo e spazioso, nessuno mi cerca a quest’ora né altrimenti, i corvi cantano sull’albero il sole è Read more.
PAGINA BIANCA 28
Egli fa le pulizie 4 (già poesia dell’ultraquotidiano)   ascoltando depeche mode 1   scopando 3 stanze polvere ovunque / Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 32
Connubio di sillabe gridare Adescati dalla nube in via di sangue Guerriero esangue ormai rimanere. In dacia viveva Boris il Read more.
Ermete Rosenthal
Rosenthal (1888 – 1953) fu per la maggior parte della sua vita ingegnere navale. Già quarantenne gli capitò di assistere Read more.