7 marzo 2009 (Tra arti e Con giunzioni)

Se ti guardi addosso, il migliore posto dove pensare di vivere è un vestito. Non una casa con libreria, né una grossa vite al centro di un vaso. Pampina carnosa, appena appena spinosa, porge la testa fuori dal taschino. Il gilet copre, dall’ombelico in su, sette capezzoli mammiferai. Dovrebbero essere …

R.I.P.

La lingua come un virus che s’ingorga nei penetrali del tempospazio perduto. Va. Senza pensiero. In movimento. Alla ricerca. Dell’opera grande? Forse. È l’oggidiana distopia? Prosit. Nostalgia. NO! Le doglie del ritorno in spirali di memoria. Trasversando le soglie del tempospazio passato. Presente storico. Luogos mitico o mitizzato. Infanzia, faccia …

NON C’E’ MODO

non c’è modo di salvarsi dalla vita nemmeno con la morte allego due copie del curriculum vitae e carta d’identità metti caso che ti viene dato di essere tutto luce o ascoltare preghiere drammi nella tragedia una lente d’ingrandimento portando gli occhi sbagliati ci sono tristezze che non hanno mai …

Urui e Utrì (XXIII)

Arraggiunavanu i nummari intra iddi; spartevanu assummavanu, pigghiavanu arrialavanu, sparravanu curtigghiarii. Ucinco taliava asopanza vacanti: nenti sarbato, nenti caminari. A pasta arristava nnò tianu sana sana. Ureci, quannuca lu seppi, sparò na cannunata «I pisci un vannu a crirenza, picchì sarbanu lasimenza». Ucinco saddumò; savia allivari u vistitu di nummaro, …

FUORI DA

Così ci disse quel lupo. Il tempo attiene all’esistere e non all’essere. E forse non a tutto l’esistere, ma solo a quella piccola parte di esistenza che sono i cervellucci umani. Solo in quella zona il tempo è percepito come un flusso che scorre, nanosecondo dopo nanosecondo in sequenza ordinata, …

SPERMICULTURA

Questo caffè è il risultato di un incidente. Perché il minuto/minuto e mezzo che ho impiegato per sorbirlo, per riporre la tazza e per uscire, proprio in questo bar e in nessun altro del nostro mondo, con la cassiera – il ragazzo – l’uomo – l’operaio della Telecom e la …

SIFONOFORO 34

alla grande nuvola bianca posata sul pianeta ma ancora incerta segue una grande nuvola grigia più alta più grande che porta con se un’aria più scura e fresca e in qualche sua zona acqua fina pulita che cade giù ma evapora prima di toccare la superficie. una lunga forma aguzza …

DISSONETTI (11)

L’idea del vento nei meriggi gira, sudata, sfatta roventi sfere erranti l’acqua mota dei rivi putrefatti, supera cimiteri di videonastri e dischi su prati mai più foraggeri, s’invischia sui fischi dei treni e ai pisci dei cani trasalisce. Ma spera. Ma misera sorride ai nani di zucchero candito, ai sovrani …

CHE POI, A UN COLLOQUIO, LE AVEVA DETTO COSÌ. C’ERO ANCH’IO. STAVAMO SEDUTI VICINI, COME TE E ME ADESSO, UGUALE. ERA, SE NON RICORDO MALE, L’80. SÌ, ERA IL 1980. EH SÌ, PERCHÉ POI ERAVAMO EVASI E LUI L’AVEVANO PRESO SUBITO. IO NO, ERO RIUSCITO A SCAPPARE. LE GUARDIE GLI AVEVANO SPARATO, FUORI DAL PORTONE DI SAN VITTORE. COMUNQUE SIA, LE AVEVA DETTO:

  “A me non mi frega un cazzo che tu faccia la (non si può dire). Davvero, non me ne frega. Hai bisogno di lavorare? Falla pure, ti capisco. L’unica cosa che ti chiedo è di non farla qui. Vai a farla a Torino, a Genova, a Bologna, dove cazzo …

NEL SETTORE DEI VINI

    Quel giorno fui contento di non lavarmi. La decisione è felicemente fotografata da un colpo di tosse, in cui mi si vede nudo ma deciso davanti l’odiata doccia. Da allora, ogni mattina, ho cominciato ad accumulare 13 minuti di credito-vita. Sempre più sporco arrivavo in anticipo a ogni …