A una donna JFK confessò. Vorrei mi carezzassi – non là sotto, ma per favore! – solo lo spigolo dell’occhio maculato di rosso con la tua lingua rossa, il gomito ruvido da bracciodiferro con il tuo alluce incallito, il mio alluce disunghiato dall’età, nevvero, con la puzza superiore delle tue ascelle forti di bosco e infine, così concludeva JFK Il Barocco l’elenco dei suoi desideri, vorrei carezzassi il parabrezza del mio FIAT 690N4. Sta lì, due passi fuori dal garage, il vecchio camion di JFK. In effetti senza tergicristalli dal 1978, secondo JFK, rubati.
STORIE DEL SIGNOR JFK (55)
IN GARAGE
29 Aprile 2024
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INNESTI
29 Aprile 2024
Erano all’incirca gli anni ottanta e avevamo appena finito di piantare l’ultimo filare di fenicotteri. In meno di un mese Read more.
LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE
29 Aprile 2024
le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato Read more.
46
25 Aprile 2024
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MEZZA ESTATE
24 Aprile 2024
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STASERA A CENA 07/ —.; 051
24 Aprile 2024
Senza capelli ti ho rivista e senza labbra Verso Berlino andavi, Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Shelomoh)
24 Aprile 2024
Di Rabbi Shelomoh che passò la lunga sua vecchiaia coi piedi sepolti nella terra siccitosa d’un antichissimo oliveto. Radici gli Read more.