SIFONOFORO 32

aurelio ride.
l’aria si fa meno lucente.
una grande nuvola bianca comincia a transitare piano piano davanti al sole.
ha un taglio scuro sul labbro superiore
aurelio dice
– ma lo sapevi che ieri l’ho incontrato nell’atrio dell’università e che gli ho detto cassone se insisti a parlare col culo ti faccio cacare un cric
– e lui?
– lui chi?
aurelio ha già i sandali in mano. li batte l’uno contro l’altro cercando di sbirciare dentro.
si ferma. torna indietro. si avvicina alla vetturetta azzurra. dice
– spengo il motore. tanto non si passa neppure oggi.
spegne. torna.
– così va molto meglio. sono sicuro che città del messico o non esiste o è raggiungibile soltanto via mare
rimette i sandali
– tu gli dai importanza ma tutto dimostra che si tratta di un cassone vegetale
mi fissa
– hai mai pensato

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