da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.81

Arrivano le fosse per semplificare il mondo

Le notti chiare per le filastrocche vane

Dove nessuno più si salva più.

Le paure si allungano nel pozzo

Le damigelle d’onore sembrano streghe,

Dietro la lavagna scrivo Amore

A 65 anni e più. Per me la sporca aurora

Contamina i vetri di una stanza

Nubile bagliore della fine vedova.

Innamorata in ginocchio presso la tomba

Vorrei un abbraccio di passione

Una zavorra contro il gelo.

Presumo che la scienza rida

Dado tratto senza più lanci.

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