CONGRESSI RUSTICI E DIVERSE MIRABILIA

Macchie di memoria e pseudo sogni in  sofisticate predelle di rovere nazionale. Fiori antropomorfi nei cinquecento registri, debordano essiccati. Dal mar perso, dalle montagne convesse, sono giunti per caso semi di sedum telephim che la ferita infetta ha saldato. Due vasi si guardano in attesa dell’altro il contenuto, mentre dal guado i cesti colmi risultano di ex voto. Alla libera andavano tutti, tutti a raccogliere i germogli di luppolo per la frittata. Ma l’enagra quest’anno è la migliore novità. Vien su alta e forte dalle grave come fosse a Cesenatico. I benandanti però, han preferito ancora il sorgo ed il finocchio per i combattimenti virtuali.  Nati con la camicia non temono l’umidità nei trasferimenti notturni in Villamatta. Loro, e le presunte malelingue, se le son date in bilocato anche dai Barbarigo in Valsanzibio. Esposti a disply intero, per diana, han vinto, ancora loro!