LO ZUCCHERO BRUCIA

La caramella in bocca non finisce di ingombrare, incolla le parole mai dette alle solite stampelle che tramano sul piede. Il brodo dolce convince con salubri intenzioni e resta ancora fuori il dirsi verità esentasse, ritenute e detratte in dichiarazione, graduate pronte all’uso, verità così mute da essere assolute.  Perciò …

BOSCO VERSO FORESTA

Forse sono gli stessi. Per anni avvertiti negli appostamenti fuori visuale, immaginati dietro il cespuglio, dietro il tronco. Associati nell’incognito, prospicendo occhi innanzitutto e tutt’intorno a me. Me li son fatti al seguito nel bosco, foresti compaesani delle selve, scivolati dentro una mezza storia e rimasti ad occupare il posto …

O-MAGGIO

Le mani pelosette fuori da maniche lunghe prendono apostrofi  in riga, parentesi in serie e multipli a capo. Le unghie smantellano soprastrati in collasso e briciole d’argento volano tra sabbia e terra ora sì ora no, insolubili poligoni negli occhi. Devia l’immagine la marna sciolta che sposta a valle le …

RAGNATELA

Squadre per angoli sulla pagina gradiscono attenzione per farsi punto esatto. I concavi s’ingolfano di rimasugli, autosostengono il pensiero se all’improvviso prende luce dalla finestra il loro abbozzato inizio. Tengono manie del tutto in occultamento e dismemoria o vago bello ritornello wabi sabi che aggrazia le pantofole scucite ([{Occhiaie nel …

IMPRONTATURE

Nella seconda preistoria residui  ancora scarichi d’implicazioni, a peso morto sedimentano con noi nel senza tempo di luci rivolte all’infinito. Oltre sbrecciati parametri, la zoppicante creatura accenna un disegno rigenerando stoccafisso in acqua e sale. Dormono in ketamine la ghianda ed il legno condividendo in fondo al lago lo stesso …

IL RISVOLTO ELASTICIZZATO

La smagliatura in ritirata, ricuce la faglia che antiche buddità lasciava intuire provvisoriamente. Ora, in decrescita, la superficie tace mascherando normalità sulle aride circostanze di anticicloni spenti. Le crepe silenziano memorie di gocce battenti e venti e arcobaleni. Clavicembalo nel sottobosco di stecchi e anemoni sbocciate un giorno solo là …

METASTORIA/REFLUSSO/LUMEGGIATURE

La precessione degli equinozi devia la mappa celeste ma ci vorrebbe altro per scuotere la dura crosta di menzogne che lievitano licheni su tutti i tronchi, i rami del decollato platano in statale. Dal giardinetto buio voci ambigue slogano il falso silenzio, si mobilitano i cespugli e crude affermazioni smentiscono …

TRA-LASCIATO

Nel rutilante redigo l’elenco del tralasciare, ma ci finisco tra. Dentro aiuole divine e rotonde agghindate che sviano la direzione d’ogni intenzione sporgono calcinacci da facciate in rinnovamento per ora mascherate di plastificato tra l’interstizio d’aria morta, il tempo. Insediamento dell’anticipato a colmare le perdite in atto dalle condotte fognarie …

DAI SEMI ALL’INFINITO

A sette anni ho coltivato portulaca che ancora moltiplico dai semi all’infinito. Facendofuori proprietà private, il pioppo e il fico traditori, costrinsero all’espatrio nuovi rizomi con boccoli appena fatti e propaggini  mature. Tornò,  sul pioppo prima e poi sul fico la solita civetta a portar nuove per ogni orecchio che, …

LA GALLINA FANTASMA

Durante le veglie non c’è stato modo di beccarla in flagrante né di mandarle al seguito la vigilanza; saltabecca sui rimasugli, interra le mangiatoie, depone uova alla rinfusa. La lontana cugina s’è rifatta viva dopo esser stata spennata e digerita da quasi un secolo, ignorata dalle altre che di giorno …