SIGLE TESSILI (da favole del’68)

ANODO – del tipo citrico che é attorcigliato scurissimo che di tanto in tanto sfiorato salta in aria e poi ricade (indifferenza di icariola che da la pappa ai gatti) SFERA – raffinata eleganza fondamental privata di delicatezza e di soavità per giorni e giorni non risponde BACCHETTA – del …

LA MARCIA DI UN UOMO DI STATO (da Favole del ’68)

  da st louis a westminster – uomo e re icariola in difficoltà é fremente – ma non fa musica nella cattedrale il possesso appare la razza migliore   icariola lo aiuta stendendo tra le gambe un cuscino una mano sotto e l’altra sopra idea (lui è tutto rannicchiato) di …

SU UN RITRATTO (da favole del ’68)

icariola e i violinisti francesi avviano una coraggiosa ricerca di primo mattino (prima del mattino) all’interno del palazzo della circe alcuni ilari germi patogeni provocano provvisorie e intense amicizie seguono fragorosi decubiti ma la ricerca non s’interrompe icariola e fulgenzio decubitando indagano e parlano della funzione della critica la circe …

STATUS (da favole del ’68)

un ulo di matta inchiodato sulla parete dello studio con una moneta d’oro che penetra oiettivamente nell’orifizio e che s’impantana nelle scorie prima di uscire qualche ora dopo dall’altra parte molta luce diurna raccolta sui sobborghi ossiati della moneta delicatamente molta luce scortica le piastrine di icariola icariola fa le …

LA CONVENZIONE (da favole del ’68)

sgorbi inattivi con azzettini di poco conto in mano   io ora me ne vado – mi porto dietro (e dentro) quattro attizzatoi ce n’andiamo assieme gocce di sudore spengono le lampade nell’arena icariola ha gli occhi gonfi di numeri neri

LE STANZE (da favole del ’68)

eucaliptolo segue rombo – il sole ricade – sollecito mi stacco un sedicesimo fugge via questo fu il mio prezioso contributo al conflitto tra eusebio mondovì e giuseppe sciara fu a scuola e tra classi in regola fu in una via privata (che t’aspettavi miocaro) chiarisco che non ho nessun …

TRONCO ISOSCELE (da Favole del ’68)

1 non abbandonare l’albero tronco tronco isoscele permutazioni erotiche fuori sul quadrato mi derivo una battaglia navale da una topografia gualcita messo in un quadrato mi batto contro non voglio giocare con la cementite sullo stesso mattone di maiolica una gravida nuda in rilievo quattro abissini verticali verderilievo vengono e …

ora che (34) – marzo 1980 –

– con me stesso fratello mio le mie manie si sono zittite – ora il ruolo del mediterraneo é associare al rapporto tra rock e imbrunire la fisica degli sfaldamenti degli strati – le faccende di cui possono parlare tra loro tre persone comprendendo ciò di cui parlano qui non …

ora che (33) – marzo 1980 –

– corrono continue voci per i corridoi ‘che ora fa il tuo orologio?’ ‘le 17 e 21’ – l’aria fuori é nebbiosa filtra stanchezza e ritmi musicali forsennati forti fortunatamente lontani ‘il mio ha un carillon dentro’ ‘funziona?’ ‘non lo stai sentendo?’ – orecchie morbide sbattono sui vetri – segnano …

ora che (32) – marzo 1980 –

– sono le sette di sera il cielo sfiora le cime le principessine nel bagno giocano col dentifricio indossano cornici annodano al collo specchi urlano ridendo contro le lampade accese – le pagine le porte i corti capelli ondulati gli uncini decidono la fisionomia della distanza che separa il gradino …