C’ERANO UNA VOLTA LE CARTOLINE (a Cochi e Renato)

Esse vivevano di luce propria. Di lucido proprio. Esse si chiamavano per nome: Cartolina. Esse avevano lo stesso nome. Di nome proprio. E si offrivano ai clienti dei paesaggi di montagna e di mare. Esse si vendevano in edicola, per strada, al bar di Casal Utveggio. Anche a Casal. Anche …

UN GRIDO DI DOLORE EXTRA

Mi addolora che ormai, quando mi domiciliano una pizza, ci trovo nel cartonvagone un inaspettato contorno di calzoncini fritti, calzoncini al forno sboccianti pomodoro fresco, una piccola Fanta familiare, un bocconcino di mieusa, un rettangolo di sfincionello, un assaggio di Faccia da Vecchio. Tanti e tante leccornie. E la pizza? …

TERRA E MARE

Dovremmo aspirare a non avere più casa. Né centri. Né aspettative ricoverarie. Non sono per la guerra. Ma una guerra la dobbiamo purfare non aspirando ma per respirare. Non facendo le cose giuste ma sfidando il nonsipuofare. Il sociale mi interessa meno del malsociale. Ne avessi la forza raggiungerei controcorrente …

IL MIO NEGOZIO

Il mio negozio si aprirà, a pochi passi da qui, con la seguente insegna, avrà prezzi inesistenti ma senza saldi, tutte le misure sino ad esaurimento, le commesse desiderio si metteranno a vostra disposizione anche quelle con etichetta di marca, i gabinetti in fondo in fondo se seguite il corridoio, …

GLEEN GOULD

A un certo punto della notte telefoni. Vorresti essere telefonato. Telefoni per illuderti di precedere una telefonata. Per capire come stanno le persone che non ti telefonano. Non soffri di solitudine, ma della paura che gli altri che non ti hanno telefonato stiano cambiando. Picchi sui tasti, ti alzi, resti …

IN THE WIND

La cosa più strana di questi nostri psicologi del tempo, è che registrano basse o alte pressioni, lo spiegamento delle nuvole con molte loro fotografie in primo piano, le piogge probabili e le schiarite, le giornate solatie ma: mai il vento. La variabile irraggiungibile delle loro previsioni. Non sanno niente …

FAGIOLI, ALBERONI E LA DURATA PENSIEROSA

Massimo Fagioli sosteneva, contro Alberoni, che il piacere vero non è l’amore né tanto meno l’innamoramento, piuttosto il grattarsi per liberarsi dal prurito, la minzione o la sua solida sorella, questi sì, piaceri pieni e assoluti. Fallimentari categorie aristoteliche, avrebbe replicato Francesco Bacone, “oscuri idoli di una qualche sotterranea spelonca”, …

ENTITA’

ENTITÀ (6) Sa che è una serata che non esce nessuno. Che incontrerà nessuno. Niente luna. Quasi freddo. Giusta nebbia. Partorirò nel piacere, dice. E, appena appena sforzandosi, chiude gli occhi.   ENTITÀ (5) Vestito con un giaccone verde, pantaloni fustagno, scarpe estive nere. Una bambina in braccio. Mi chiede …

RIPESCAGGI (1)

Un signore andava per via Pignatelli Aragona. All’altezza del numero 23 incontrò un uomo che non aveva da dirgli niente. Non gli disse niente e passò innanzi. Questo lo insospettì. Lo inquietò obbligandolo al gesto involontario di infilare la mano in tasca e saggiare l’impugnatura della pistola. Un gesto inabituale …

PALERMO A MAGGIO

Un giovane quarantaseienne insiste, con la sua chitarra elettrica, in un giro di do sbagliato. Lo propone a maggio, a finestre schiuse e con un piede già in terrazzo. I genitori sinodali, sordociechi davanti il televisore. I genitori di un imbecille, va da sé, geneticamente imbecilli. I genitori sicuri, il …