(capitolo ventiduesimo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

Aperitivo al Zenit pub, una signora bionda, Sasà, l’architetto stappa una bottiglia di vino bianco, Sasà:

– la modella si è fatta monaca –  l’architetto:

– chi? … –

-La modella dell’accademia … Paola –

-Come lo sai? –

– L’ho vista insieme ad altre suore – la signora bionda:

– posava? –

– Scherzi? Si è persuasa a dipingere icone – La signora insiste:

– Con i dolcetti? – Sasà seria:

– Non lo so, una docente l’ha convinta a partecipare ad un corso di … – l’architetto:

– Iconografia bizantina … Mi vuoi dire che poi l’ambiente le è piaciuto ed è rimasta?-

– Forse, novizia, suora, non so, io vado alle funzioni ortodosse e l’ho vista. Piuttosto … –

– … piuttosto? – l’architetto curioso.

– … sai, mi sarebbe piaciuto prendere il suo posto in accademia – la signora:

– … invece … Sei un po’ su di peso? –

– No, non c’entra, un po’ di pancia mi serve – l’architetto:

– c’è un’altra che ha preso il suo posto – ancora la signora:

– Potresti andare anche tu al corso di iconografia … e poi le suore fanno anche i dolcetti – Sasà:

– e i fioretti quando non li mangiano – la signora con tono saputello:

– Dolcetti e mostaccioli ingannano le bimbe e se le portano in convento – e l’architetto sottovoce:

– santificano gli appetiti

– Allora la differenza tra troia e Minosse?

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