(capitolo terzo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

 

Il bancomat mi rifiuta tre volte la carta. In banca incontro Carlotta. Capelli corti ossigenati, occhiali scuri. Ricordiamo l’anno conclusivo dei suoi studi. Sposata? No, in polizia e mollata dal convivente. – Avido, accecato dal lusso, ha abbandonato me e… – mi mostra una bimba in foto. – Giada, due anni. – Cambio discorso. Accenno alla mia vicina di casa e sua collega. Conosce la Visicchio, sa che si occupa di investigazioni. Voleva chiederle un favore… si interrompe, ripesca qualcosa dalla borsa , fa due passi di lato, guarda in un display. Riconquisto il turno. Compilo e stacco un assegno. Lo consegno all’impiegato. Dopo una sbirciata al terminale mi dice che identico numero di serie e di conto, cifre diverse, è già stato scambiato. E’ da chiarire. Evito Carlotta. Vado a casa. Trovo la Visicchio, nell’ingresso china sul vano dei contatori dell’acqua. Controlla il motorino. Mi offro di procurarle una torcia per fare luce tra i tubi e interruttori. Ha già messo a posto manopole e spine. Mi fa intendere che gradirebbe il mio aiuto per due sacchi di spesa da portare sopra, al quarto piano. L’ascensore che lei non usa le serve per gli impedimenti ed è guasto. Ci sono io. Bei tempi quelli del fontaniere del secondo piano. Perdite sotto controllo. Facile manutenzione di flessibili palloni e motorini. Le dico dell’assegno. Mi chiede gli estremi e un paio d’ore. Scendo, faccio il giro del palazzo, attraverso la villa, guardo le babysitter e i pesci rossi nella vasca, controllo l’acqua della fontanella, bevo, taglio fuori dal cancello laterale. Passo dal panificio, mi soffermo davanti l’ edicola. Acquisto una rivista di culturismo. Ritorno al quarto piano. Minimizza: – Un probabile errore nel flusso informatico. Ho individuato firma, del tutto sconosciuta, e chi ha beneficato della cifra… non alta ma non irrisoria. Vada in banca e… – consiglia le minacce giuste. La ringrazio. Sbircia con insistenza le mie mani. Le porgo la rivista. – ci dia un occhiata – Ritorno in banca diffido il direttore dal buttare il cartaceo che mi riguarda. Lo obbligo a reintegrare immediatamente la somma. Taccio sulle fonti. Esco dalla banca.

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