da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.55

Prendi il mio cancello

E cancellami. il campanello

È muto: rattoppo quel che resta

Con la strafottenza del disperato

Comunque in punta di piedi.

Cafone sotto stazza di santità

Rimane il fonico rancore

Di esistere sterminati.

Poi il rampollo ustiona le meningi

Per raccattare un po’ di affetto ancora

Contro la dinastia serpigna.

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