OGNI TABELLINA HA UN SUO COLORE

Ogni tabellina ha un suo colore,

come la mattina dalla finestra

che va dal blu all’arancione.

 

Quella del tre sembra un fiore che muore

(modi d’amare che restano)

quella del due decisamente marrone

(occhi che sorridono per l’ultima volta)

quella del cinque color cane triste

(non picchiarlo, non picchiarlo più)

quella del sei pallida lama

(il papà ti ama)

quella del quattro biondo grano

(correre, correre al sole).

A quella del sette non ci è ancora arrivata

(non ci voglio andare, lasciami stare).

 

Ha le scarpe al contrario

ma non le importa.

Per seguire le formiche non serve equilibrio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

da L’UCCELLA 1982-2002
vedo nei punti mobili delle unghie canali di mota le calze le cosce la seta Read more.
BUONA GIORNATA
Per un certo periodo di tempo Francesco Gambaro prese l’abitudine di salutare gli amici con una mail che inviava ogni Read more.
da I GIORNI QUANTI (63)
“Per i monaci ortodossi la convinzione che il mondo cesserà di esistere quando gli uomini cesseranno di pregare, non è Read more.
da L’UCCELLA 1982-2002
comincio e ricomincio e vedo perché sono cieco Read more.
STRALCI DI MAIL DA FRANCESCO AD ALFONSO 2
STRALCI DI MAIL da Francesco ad Alfonso (2008) Nca comu finiu. finiu bonu. la signora ci l’avissi aviri avuto u Read more.
DANNI IRREPARABILI
DANNI IRREPARABILI, di FRANCESCO GAMBARO dalla rivista letteraria NUOVA PROSA, numero 11 giugno 1991 Read more.