13/10

Si va in paese e subito si ritorna al nostro buco (Angulus)

Oh madre mia, ho fatto le scale con gran fatica

Nessuno che si interessi veramente a noi

Siete noioso, Maestà (miiiii)

Artisticamente intendevo

Le vostre opere non le guarda nessuno, Maestà

(per giunta avete timore di darne pubblica visione)

(guardandosi intorno)

L’artista fallisce quando nessuno ne riconosce il valore

L’arte è una cosa di pazienza (di infinita pazienza)

Le mie opere sono il risultato delle mie nevrosi

Sono il mio progetto di stare al mondo, nel mondo e fuori dal mondo

Un gatto attraversa rapido la strada (mhm…)

Luce abbagliante in un crescendo diabolico

Sordo brontolar del tuono

Voci e numeri (mi sembra di ricordare un cinque)

(versandosi da bere)

Il vino è la metafora straordinaria della gioia (luogo e regno)

(in lontananza si sente un cordofono)

Il mio sistema nervoso mi sta pilotando automaticamente proprio là dove non voglio andare

Fatemi parlare con qualcuno, dico

(andando verso la finestra)

Spunta la punta di un’incredibile coda

Soli sconquassati e infranti navighiamo nella notte e ci aggiriamo nelle stanze del palazzo

Si annega male dentro la speranza

La bellezza è fatica (noi siamo i nostri limiti)

Non c’è grandezza a buon mercato

 

(Da “La questione del Gatto”, inedito)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accampamento 2 – La rendicontazione
Non capita spesso, soltanto forse alla località fornaci, di vedere la stalla illuminata, dove la strada va in doppia curva Read more.
46
Vedi come tutto ha fine? Cadere dal respiro – a metà lungo un viale, le rose di maggio l’attimo imperfetto Read more.
da I GIORNI QUANTI (61)
Tre ragazze al mare. Saranno due ma io, confusamente, ne conto tre. Tre ragazze che stamattina sono partite per il Read more.
MEZZA ESTATE
quando a inizio estate il corpo malato del mondo esala odore d’acqua sfatta il cimitero è il luogo migliore per Read more.
STASERA A CENA 07/ —.; 051
Senza capelli ti ho rivista e senza labbra   Verso Berlino andavi, Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Shelomoh)
Di Rabbi Shelomoh che passò la lunga sua vecchiaia coi piedi sepolti nella terra siccitosa d’un antichissimo oliveto. Radici gli Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 29
Manette alle tempie resisto Celle stonate le caviglie. Curva da formula uno Vago murata in gola alla sembianza Musa bianca Read more.
tra fra 7
Mentre ti parlo dopo anni e non so come sei arrivata a casa mia lo sfondo cambia di continuo, non Read more.
SEMIRAMIDE NON GRADISCE IL LATTE
Secondo i benpensanti Lucillo non amava i gatti ma nemmeno i rinoceronti sebbene  le dissimili scuole sostenessero che felini e Read more.