SUL DIVANO C’ERA UN CAGNOLINO E MI GUARDAVA

sul divano c’era un cagnolino e mi guardava. era nero nero come gli angoli dietro ai mobili ed odorava ancora d’uovo. era molto silenzioso e perciò capii che, in realtà, era sul nostro divano da sempre ed io me n’ero accorto solo in quel momento. trovai strano che stesse sempre zitto ma pensai che, in fondo, tutti i cuccioli nascono con gli occhi attappati: questo qui, semplicemente, era nato con la bocca chiusa e doveva ancora imparare ad aprirla. avevamo anche un altro cane più grande che lo picchiava e lo voleva sempre uccidere, come si fa coi bambini piccoli. un giorno che stavo passeggiando dentro casa sentii un boato lungo come una muta, però non nel senso di una metamorfosi ma come tanti cani tutti insieme, ed era il cagnolino che aveva iniziato a parlare e la voce gli usciva come l’acqua da una bottiglia, ed io ero contento per lui perché adesso finalmente non si faceva più uccidere. quello stesso suono l’ho riascoltato anni dopo, la prima volta che lei mi ha odiato: le veniva da dentro la testa come un tuono che si divincola dal temporale, ed io non credevo possibile che dentro una ragazza potessero starci tutte quelle nuvole nere. lei aveva certi occhi e certe labbra che senza dubbio aveva preso dalla sua vita precedente, ed erano così belli che sembravano quasi umani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* * *
Son le giornate d’ozio che mi tengono lontano dal futuro. Per sempre, magari. Ma non riesco più ad epurarle dalla Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 30
Vecchie onde supplicano il mare A ringiovanire placche di sangue Di martiri annegati. Antenne di fate Seducono colonne di templi Read more.
Benjamin Castor
Benjamin Castor (1881 – 1973) fu un logico e matematico inglese che si occupò della questione dei fondamenti della matematica. Read more.
SCAFFALE 109 – 160622
L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in Read more.
STANZA 225
a mia nonna piaceva il cinema italiano e una sera di Capodanno si è vista esplodere in un film di Read more.
N.5
di mattina ho camminato a lungo per un tratto di spiaggia, osservavo i pesci piccoli in banchi a riva alcuni Read more.
IN GARAGE
Grazie a certe palpebre artificiali che mi hanno impiantato, posso non vedere quello che gli altri vedono. In garage ho Read more.
INNESTI
Erano all’incirca gli anni ottanta e avevamo appena finito di piantare l’ultimo filare di fenicotteri. In meno di un mese Read more.
LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE
le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato Read more.