IPERBOREA

Il colle era passato inosservato. Dopo aver perlustrato zone asciutte ed umide, mai eravamo saliti al Santo. Eppure si diceva che nei paraggi s’erano tirati su embrici e strani lombrichi. Il rusco in quantità non poteva consentire la ricerca, ma sul pianoro, sotto le roverelle, era praticabile. Qui e là, in superficie, spiccavano sottili schegge bruno rossiccio, lucide e pulite. Io, che mi professavo esperta, dissi trattarsi di ceramica sigillata assai rara e che indicava un alto ed avanzato livello produttivo. C’erano pianticelle fresche di alloro che mandavano profumo speziato ad ogni contatto. Era importante non dare a vedere quel cercare con brama e curiosità. Raccogliemmo quindi ogni tanto anche l’alloro non solo la ceramica presunta. Ispezionammo insieme ogni frammento con cura finché non comparve un piccolo marchio fuori antropologia; l’acronimo a lettere maiuscole  ETCI .

Scoprimmo subito, in rete, il sito dell’azienda di piattelli da tiro, simil ceramica tardo romana; Estinta Teglia Carne In umido all’alloro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

da L’UCCELLA 1982-2002
vedo nei punti mobili delle unghie canali di mota le calze le cosce la seta Read more.
BUONA GIORNATA
Per un certo periodo di tempo Francesco Gambaro prese l’abitudine di salutare gli amici con una mail che inviava ogni Read more.
da I GIORNI QUANTI (63)
“Per i monaci ortodossi la convinzione che il mondo cesserà di esistere quando gli uomini cesseranno di pregare, non è Read more.
da L’UCCELLA 1982-2002
comincio e ricomincio e vedo perché sono cieco Read more.
STRALCI DI MAIL DA FRANCESCO AD ALFONSO 2
STRALCI DI MAIL da Francesco ad Alfonso (2008) Nca comu finiu. finiu bonu. la signora ci l’avissi aviri avuto u Read more.
DANNI IRREPARABILI
DANNI IRREPARABILI, di FRANCESCO GAMBARO dalla rivista letteraria NUOVA PROSA, numero 11 giugno 1991 Read more.