Ή μάχη…

Come si combattono gloriosamente

I due eserciti del giorno e della notte

Quando, nei mattini così brevi

Che mezzodì il giusto va a bottega

Seminando briciole

Lungo il sentiero che si offusca

In mastro crepuscolo medesimo

E sfarfallando cadono i grani dell’incenso

D’una neve

A tal segno ammonitrice

Che tu credi

Che il tempo sia venuto

Alla clessidra ma solo per smeriglio

È allora che ti dici

« Andiamo nei campi rigirandoci

« Tra le mani i berretti

« Bicorni delle lepri

« Paludiamoci tra le selve perplesse

« Che una radura ci offra solitaria tregua

« Dove frusciano appena le cornute serpi

« I ponti varchiamo

« E saliamo lassù in azzurre onde

« Sbuffando come ciminiere

« Ai monti dove dilegua un’annonaria neve

« Inargentate le nari per i crediti

« Che i loro stessi oracoli ci presenteranno… »

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