LA NOTTE ARRIVA DIFFICILE

Si scopa scrivendo
Non penso sia l’aggeggio migliore per scrivere
Un signore scopa sul suo balcone
Scrivere non è scopare
Infatti lui scrive
Osservando scopare

Anche la sua faccia scrive
La sua ma anche quella del signore
Le unghie appena tagliate obbligano a scrivere
Se l’è tagliate le unghie prima di scopare
Magari sbaglia a scrivere
Stava a scopare o a scrivere

L’avrà scopato il balcone
Auguri al mondo che qui fiorisce e qui finisce
C’è pure un cuore se l’è scopato
Un pollo morto con gli occhiali sulle ali
Dentro la tasca del pantalone
Con il duomo di milano nascosto nel fazzoletto

Dell’assassino è rimasto un bicchiere
Dell’uomo che scopa neppure la scopa
Non funziona la tetra ginnastica
Ma è un mocio signore? No è una scopa
Mamma gesummaria era così grossa
Me la fa vedere un’altra volta

Avrò la poliomelite galoppante
Non riesco più a scrivere a scopare
Come nostro signore sono sempre in mondovisione
Ma vogliamo parlare del Tevere?
Che così interrompiamo le conseguenze
Di uno scritto in flagrante

Finalmente il tramonto e il signore
Scopa dal suo balcone l’ultimo spicchio di sole
Finalmente arriva il catrame armato della notte
Una macchia sul colletto si ristora
Parliamone
È solo rossetto

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