(L’OCCHIAIA. 69.)

dall’altro lato della via

case basse a turno addentano un cielo di un mutevole ormai scontato

e

vecchie oche sculettanti perdono piume lungo il marciapiede ghiacciato

mentre

un turbine ziccusu canzona il fogliame dell’oleandro infreddolito

non regala rumori la notte quando dorme su un letto di neve

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