Questa non è una stagione per vespe. Di sette filari di fave manco uno ce n’è. La pace è disseccata, l’albero dell’ulivo morto: niente discende goccia a goccia, a eccezione di un po’ di tragica neve e qualche foglia – solo ogni tanto però. Tu non sai più in effetti se chi porta la barba lunga patisca di meno il freddo – se sia stata cioè una scelta azzeccata – né sai più niente dei ragazzi che si susseguono come sagome lungo tutto il viale. Ce n’è per ogni occasione: dai quindici ai venti, dai venticinque ai quaranta. Nuove generazioni. Nessuno che riconosci. E a casa prima di tutto un punch e il riscaldamento a manetta. Il fatto è che a poco a poco ti rassegni: l’inverno – questo – stavolta non lascerà le tue ossa.
LE FAVE
SCAFFALE 109 – 170101
17 Maggio 2024
Rallegrati/ Ridi (almeno sforzati) L’occidente è solitudine individuale (non sono famiglia, non sono “clan”) Esclusività dell’individuo L’occidente pone il soggetto Read more.
N.6
17 Maggio 2024
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PAGINA BIANCA 28
16 Maggio 2024
Egli fa le pulizie 4 (già poesia dell’ultraquotidiano) ascoltando depeche mode 1 scopando 3 stanze polvere ovunque / Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 32
16 Maggio 2024
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Ermete Rosenthal
16 Maggio 2024
Rosenthal (1888 – 1953) fu per la maggior parte della sua vita ingegnere navale. Già quarantenne gli capitò di assistere Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Yehuda)
15 Maggio 2024
Di Rabbi Yehuda inventore degl’inchiostri che fanno volare: distesi sul terrazzo della casa i fogli di pergamena, li cucì l’uno Read more.
37
15 Maggio 2024
si caratterizza per un elevato livello di instabilità scorrevolezza su bagnato coerenza riflette dunque una posizione di distanza <una estraneità> Read more.