l’asteroidicello gamma (il lavoro mentale) 17’78

da mesi giro. un po pazzo forse. e se pazzia é coltivare reticenze sperando che i pidocchi non uccidano le piccole piante: pazzo forte.

girare non é metafora. lasciali dire lascia che stringano le palpebre e che s’inventino durezza di sguardo adatta alle tue ‘anomalie’. forse le ‘tue’ non lo sono. le mie anche per me si. ma insomma qualsiasi cosa loro possono e vogliono noi continuiamo a girare.
idiozia lapalissiana é responsabilizzarsi. così mi giro e puntualmente gli dico: ma si ci sono anch’io e chi lo nega?
con le persone che si portano nel tubero (anche nell’alveolo) una lunga memoria antiparassitaria é fatale usare la locuzione ‘ma si’.

é meglio visto che non é possibile fermarsi rendere comoda ogni vita al nemicodiclasse. perché fargli strizzare le palpebre? perché costringerlo a una intelligenza che infastidisce proprio militarmente quella che non ha? il nemico di classe oggi in questo asteroide gamma é pazzamente stanco. basta un nulla e quanto lui farebbe con vistosa indifferenza viene da me anticipato con intollerabile crudeltà.
stiamocene perciò quieti amichetti. via. ecco le donne.

le donne? quali? mandate da chi? – oppure se sono le altre quelle con cui già stiamo e da tempo che significa: ecco le donne?
é bene che tu subito dimentichi perché hai associato alla necessità di starcene quieti le donne. il loro arrivo.
come nemicodiclasse tu saresti più penoso che ridicolo. alla fine saresti il peggior nemico di classe. il nemico di classe perfetto. una specie di donna.

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