FUORI DA

Così ci disse quel lupo. Il tempo attiene all’esistere e non all’essere. E forse non a tutto l’esistere, ma solo a quella piccola parte di esistenza che sono i cervellucci umani. Solo in quella zona il tempo è percepito come un flusso che scorre, nanosecondo dopo nanosecondo in sequenza ordinata, e gli attimi sfilano come soldatini. Ma fuori da quel territorio angusto si estende una landa immensa, anarchica come una nuvola, indocile a ogni flusso. Come ricciolo nerissimo di femmina.

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