ENTRATO AL BAR PER IL CAFFE’ IL CAFFE’ E’ ENTRATO IN ME

La mattina è cominciata così. Il ragazzo addetto ha detto: vedi che c’hai il bar aperto, alza la saracinesca. L’ultimo entrato l’ha guardato, si è voltato dandogli le spalle, poggiando i gomiti sul bancone. In panoramica ha visionato ogni singolo avventore che poteva avere ascoltato: un ragioniere, due fratelli muratori, il vecchio del tavolino che tentava di leggere la marca del suo occhiale da vista senza l’occhiale. Tutti maschi, gente che sa farsi i fatti propri. Gente che in questo bar non ci scappa mai una femmina a quest’ora. A quest’ora, dice l’ultimo entrato al ragazzo, non c’è bisogno di alzare la saracinesca.

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