COSTI E RICAVI

Il tentativo di dimostrare la teoria della “finestra rotta” di Frederic Bastiat, economista, secondo la quale il vantaggio di 6 franchi ottenuto da un maestro vetraio dalla rottura di un vetro a opera di un ragazzino sarebbe solo apparente, dato che quei 6 franchi sarebbero venuti meno ad altri possibili comparti artigianali (calzolai, ad esempio), fa acqua. Soprattutto nel passaggio in cui l’articolo del Foglio elogia l’occhio di lince di Bastiat e scredita la miopia di altri economisti in questi termini: “Poiché il vetro è rotto l’industria vetraria è incentivata nella misura di 6 franchi; è ciò che si vede. Se il vetro non fosse stato rotto sarebbe stata l’industria delle scarpe (o qualunque altra) a essere incentivata di 6 franchi; e questo è ciò che non si vede.” Nell’ottica, ovviamente, di uno studio di programmazione dell’economia su grande o grandissima scala. Ma chi si sente di affermare con certezza matematica che quei 6 franchi, se risparmiati dalla mancata sostituzione del vetro, sarebbero stati realmente impiegati in qualche altra cosa? In base a quale principio, invece, non potevano non essere spesi affatto se non unicamente per la rottura del vetro? Elevare a teoria il fatto che fare un viaggio a Parigi piuttosto che a Londra  contestualmente nega il vantaggio di aver visitato la capitale inglese, o, se vogliamo, tutte le altre città del mondo, è incredibile. Ancor più quando si omette sfacciatamente l’ulteriore unica possibile eventualità che la confuterebbe : restarsene a casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* * *
Son le giornate d’ozio che mi tengono lontano dal futuro. Per sempre, magari. Ma non riesco più ad epurarle dalla Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 30
Vecchie onde supplicano il mare A ringiovanire placche di sangue Di martiri annegati. Antenne di fate Seducono colonne di templi Read more.
Benjamin Castor
Benjamin Castor (1881 – 1973) fu un logico e matematico inglese che si occupò della questione dei fondamenti della matematica. Read more.
SCAFFALE 109 – 160622
L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in Read more.
STANZA 225
a mia nonna piaceva il cinema italiano e una sera di Capodanno si è vista esplodere in un film di Read more.
N.5
di mattina ho camminato a lungo per un tratto di spiaggia, osservavo i pesci piccoli in banchi a riva alcuni Read more.
IN GARAGE
Grazie a certe palpebre artificiali che mi hanno impiantato, posso non vedere quello che gli altri vedono. In garage ho Read more.
INNESTI
Erano all’incirca gli anni ottanta e avevamo appena finito di piantare l’ultimo filare di fenicotteri. In meno di un mese Read more.
LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE
le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato Read more.